CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 14
Genesi
14 Al tempo di Amrafèl re di Sinar, di Ariòc re di Ellasàr, di Chedorlaòmer re dell'Elam e di Tidal re di Goìm,13Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l'Ebreo, che si trovava alle Querce di Mamre l'Amorreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali erano alleati di Abram. 14Quando Abram seppe che suo fratello era stato preso prigioniero, organizzò i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua casa, in numero di trecentodiciotto, e si diede all'inseguimento fino a Dan. 15Fece delle squadre, lui e i suoi servi, contro di loro, li sconfisse di notte e li inseguì fino a Coba, a settentrione di Damasco. 16Recuperò così tutti i beni e anche Lot suo fratello, i suoi beni, con le donne e il popolo.
17Quando Abram fu di ritorno, dopo la sconfitta di Chedorlaòmer e dei re che erano con lui, il re di Sòdoma gli uscì incontro nella valle di Save, cioè la valle del Re. Intanto Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo
14,18-20
Appare, senza preparazione e senza spiegazioni, la figura di Melchìsedek (vedi anche Sal 110,4): è sacerdote-re di Salem, ossia di Gerusalemme; non è ebreo, ma benedice Abramo in nome di Dio. Pagandogli la decima, Abramo rende omaggio in anticipo a Gerusalemme, città che in futuro sarà la sede del tempio. Nel sacerdozio di Melchìsedek la lettera agli Ebrei scorge una prefigurazione del sacerdozio unico ed eterno di Gesù (Eb 5-7).
"Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
20e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici".
Ed egli diede a lui la decima di tutto.
21Il re di Sòdoma disse ad Abram: "Dammi le persone; i beni prendili per te". 22Ma Abram disse al re di Sòdoma: "Alzo la mano davanti al Signore, il Dio altissimo, creatore del cielo e della terra: 23né un filo né un legaccio di sandalo, niente io prenderò di ciò che è tuo; non potrai dire: io ho arricchito Abram. 24Per me niente, se non quello che i servi hanno mangiato; quanto a ciò che spetta agli uomini che sono venuti con me, Aner, Escol e Mamre, essi stessi si prendano la loro parte".
Note al testo