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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti - 23

Atti degli Apostoli 23

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Nova Vulgata

Interconfessionale Paolo fissò lo sguardo su di loro e disse: «Fratelli, fino a oggi io ho servito Dio e la mia coscienza è perfettamente tranquilla».
Rimandi
23,1 coscienza perfettamente tranquilla At 24,16.
Note al Testo
23,1 Quest’autodifesa di Paolo è la più breve e la più polemica: il tono personale con cui Paolo avvia il suo discorso scatena la reazione prima di Ananìa e poi dei sadducei.
Nova Vulgata AA23,1Intendens autem concilium Paulus ait: “ Viri fratres, ego omni conscientia bona conversatus sum ante Deum usque in hodiernum diem ”.
Interconfessionale Il *sommo sacerdote Ananìa comandò a quelli che stavano vicino a Paolo di colpirlo sulla bocca.
Rimandi
23,2-3 colpito in pieno tribunale Gv 18,22-23.
Note al Testo
23,2 Ananìa fu sommo sacerdote dal 47 al 59 d.C.
Nova Vulgata AA23,2Princeps autem sacerdotum Ananias praecepit astantibus sibi percutere os eius.
Interconfessionale Paolo allora disse: «Dio colpirà te, specie di muro imbiancato. Proprio tu che siedi lì per giudicarmi secondo la *legge, contro la legge comandi di percuotermi?».
Rimandi
23,3 muro imbiancato Ez 13,10-15.
Nova Vulgata AATunc Paulus ad eum dixit: “ Percutiet te Deus, paries dealbate! Et tu sedes iudicans me secundum legem et contra legem iubes me percuti? ”.
3 et tu sedens iudicas me
Interconfessionale 23,4I presenti fecero notare a Paolo:
— Ma tu stai insultando il sommo sacerdote di Dio!
Nova Vulgata AA23,4Et, qui astabant, dixerunt: “ Summum sacerdotem Dei maledicis?”.
Interconfessionale Allora Paolo disse:
— Fratelli, io non sapevo che egli fosse il sommo sacerdote. Infatti nella Bibbia sta scritto: Non maledire il capo del tuo popolo.
Rimandi
23,5 Non offendere Es 22,27.
Nova Vulgata AA23,5Dixit autem Paulus: “ Nesciebam, fratres, quia princeps est sacerdotum; scriptum est enim: “Principem populi tui non maledices” ”.
Interconfessionale Paolo sapeva che i membri del tribunale ebraico erano di idee diverse: alcuni erano *sadducei e altri *farisei. Perciò esclamò dinanzi a loro: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei e mi vogliono condannare perché spero nella risurrezione dei morti».
Rimandi
23,6 i sadducei e la risurrezione Mt 22,23; At 4,1-2; 23,8. — Paolo fariseo At 26,5; Fil 3,5. — per la speranza della risurrezione At 24,15.21; 26,6-8; 28,20.
Nova Vulgata
AASciens autem Paulus quia una pars esset sadducaeorum, et altera pharisaeorum, exclamabat in concilio: “ Viri fratres, ego pharisaeus sum, filius pharisaeorum; de spe et resurrectione mortuorum ego iudicor ”.
6 exclamavit in concilio
Interconfessionale 23,7Queste parole di Paolo fecero scoppiare un contrasto tra i farisei e i sadducei, e l’*assemblea si trovò divisa.
Nova Vulgata AAEt cum haec diceret, facta est dissensio inter pharisaeos et sadducaeos, et divisa est multitudo.
7 Et cum haec dixisset | et soluta est multitudo
Interconfessionale 23,8I sadducei infatti dicono che i morti non risorgono e che non esistono né *angeli né spiriti. I farisei invece credono a tutte queste cose.
Nova Vulgata AA23,8Sadducaei enim dicunt non esse resurrectionem neque angelum neque spiritum; pharisaei autem utrumque confitentur.
Interconfessionale Ci fu dunque una grande confusione. Poi alcuni *maestri della Legge appartenenti al partito dei farisei si alzarono e protestarono: «Noi non troviamo nulla di male in quest’uomo. Non potrebbe darsi che uno spirito o un *angelo gli abbia parlato?».
Note al Testo
23,9 non troviamo nulla di male in quest’uomo: del discepolo si afferma quello che si è detto di Gesù (vedi Luca 23,4.14.22 e note a Atti 7,59-60; 17,7; 25,25).
Nova Vulgata AAFactus est autem clamor magnus, et surgentes scribae quidam partis pharisaeorum pugnabant dicentes: “ Nihil mali invenimus in homine isto: quod si spiritus locutus est ei aut angelus ”;
9 et surgentes quidam Pharisaeorum
Interconfessionale 23,10A questo punto il contrasto si fece tanto forte che il comandante ordinò ai soldati di scendere nell’assemblea per portare via Paolo e ricondurlo in fortezza. Temeva infatti che Paolo venisse fatto a pezzi.
Nova Vulgata AAet cum magna dissensio facta esset, timens tribunus ne discerperetur Paulus ab ipsis, iussit milites descendere, ut raperent eum de medio eorum ac deducerent in castra.
10 descendere et rapere eum de medio eorum ac deducere eum in castra
Interconfessionale La notte seguente il Signore apparve a Paolo e gli disse: «Coraggio! Tu sei stato mio testimone a Gerusalemme: dovrai essere mio testimone anche a Roma».
Rimandi
23,11 il Signore incoraggia Paolo At 18,9. — a Gerusalemme, poi a Roma At 19,21; 27,24; 28,16.23.
Note al Testo
23,11 Come in Atti 19,21 (vedi nota), si delinea l’itinerario missionario che si apre dinanzi a Paolo e se ne afferma il carattere provvidenziale.
Nova Vulgata AASequenti autem nocte assistens ei Dominus ait: “ Constans esto! Sicut enim testificatus es, quae sunt de me in Ierusalem, sic te oportet et Romae testificari ”.
11 sicut enim testificatus es de me Hierusalem
Alcuni Ebrei cercano di uccidere Paolo

Interconfessionale 23,12La mattina dopo, alcuni Ebrei si riunirono per organizzare una congiura contro Paolo, e giurarono di non toccare né cibo né bevanda fino a quando non lo avessero ucciso.
Nova Vulgata
AAFacta autem die, faciebant concursum Iudaei et devoverunt se dicentes neque manducaturos neque bibituros, donec occiderent Paulum.
12 Facta autem die collegerunt se quidam ex Iudaeis et devoverunt se
Interconfessionale 23,13Quelli che avevano partecipato a questa congiura erano più di quaranta.
Nova Vulgata AA23,13Erant autem plus quam quadraginta, qui hanc coniurationem fecerant;
Interconfessionale Essi andarono dai capi dei *sacerdoti e dai capi del popolo e dissero: «Noi ci siamo impegnati con solenne giuramento a non mangiare nulla finché non avremo ucciso Paolo.
Rimandi
23,14-15 complotto contro Paolo At 25,3.
Nova Vulgata AAqui accedentes ad principes sacerdotum et seniores dixerunt: “ Devotione devovimus nos nihil gustaturos, donec occidamus Paulum.
14 qui accesserunt ad principem sacerdotum et seniores et dixerunt
Interconfessionale 23,15Voi dunque, d’accordo con il tribunale ebraico, dite al comandante di portarvi qui Paolo. Il pretesto potrebbe essere questo: che voi volete esaminare un po’ meglio il suo caso. Noi intanto ci terremo pronti a ucciderlo prima che egli arrivi qui».
Nova Vulgata AA23,15Nunc ergo vos notum facite tribuno cum concilio, ut producat illum ad vos, tamquam aliquid certius cognituri de eo; nos vero, priusquam appropiet, parati sumus interficere illum ”.
Interconfessionale 23,16Ma un nipote di Paolo venne a sapere qualcosa di questa congiura. Perciò andò alla fortezza, entrò e informò Paolo.
Nova Vulgata
AA23,16Quod cum audisset filius sororis Pauli insidias, venit et intravit in castra nuntiavitque Paulo.
Interconfessionale 23,17Allora Paolo chiamò uno degli ufficiali e gli disse:
— Accompagna questo ragazzo dal comandante; egli ha qualcosa da dirgli.
Nova Vulgata AA23,17Vocans autem Paulus ad se unum ex centurionibus ait: “ Adulescentem hunc perduc ad tribunum, habet enim aliquid indicare illi ”.
Interconfessionale 23,18L’ufficiale lo prese con sé, lo portò dal comandante e gli disse:
— Il prigioniero Paolo mi ha fatto chiamare e mi ha pregato di accompagnare da te questo giovane perché ha qualcosa da dirti.
Nova Vulgata AA23,18Et ille quidem assumens eum duxit ad tribunum et ait: “ Vinctus Paulus vocans rogavit me hunc adulescentem perducere ad te, habentem aliquid loqui tibi ”.
Interconfessionale 23,19Il comandante prese per mano quel giovane, si ritirò in disparte e gli domandò:
— Che cosa hai da dirmi?
Nova Vulgata AAApprehendens autem tribunus manum illius, secessit cum eo seorsum et interrogabat: “ Quid est, quod habes indicare mihi? ”.
19 et interrogavit illum
Interconfessionale 23,20Egli rispose:
— Gli Ebrei, tutti d’accordo, ti domanderanno di condurre Paolo domani davanti al loro tribunale con il pretesto di esaminare più accuratamente il suo caso.
Nova Vulgata AAIlle autem dixit: “ Iudaei constituerunt rogare te, ut crastina die Paulum producas in concilium, quasi aliquid certius inquisiturum sit de illo.
20 Iudaeis convenit rogare te | quasi aliquid certius inquisituri sint de illo
Interconfessionale 23,21Tu però non crederci perché ci sono più di quaranta Ebrei che stanno preparando un tranello a Paolo. Essi hanno giurato di non mangiare né bere prima di averlo ucciso. E ora sono già pronti, in attesa che tu lo faccia uscire dalla fortezza.
Nova Vulgata AATu ergo ne credideris illis; insidiantur enim ei ex eis viri amplius quadraginta, qui se devoverunt non manducare neque bibere, donec interficiant eum, et nunc parati sunt exspectantes promissum tuum”.
21 Tu vero ne credideris illis
Interconfessionale 23,22Allora il comandante gli raccomandò:
— Non raccontare a nessuno le cose che mi hai detto!
Poi lo lasciò andare.
Nova Vulgata
AATribunus igitur dimisit adulescentem praecipiens, ne cui eloqueretur quoniam “ haec nota mihi fecisti ”.
22 ne cui loqueretur quoniam haec nota sibi fecisset
Paolo viene trasferito nella città di Cesarèa

Interconfessionale Il comandante fece chiamare due ufficiali e disse loro: «Tenete pronti per stasera alle nove duecento soldati, settanta cavalieri e duecento uomini armati di lance: dovranno andare fino a Cesarèa.
Rimandi
23,23 Cesarèa At 8,40; 9,20; 10,1; 11,11; 12,19; 21,8.16; 23,33; 25,4.
Nova Vulgata AAEt vocatis duobus centurionibus, dixit: “ Parate milites ducentos, ut eant usque Caesaream, et equites septuaginta et lancearios ducentos, a tertia hora noctis,
23 duobus centurionibus dixit illis
Interconfessionale Preparate anche alcuni cavalli per trasportare Paolo: egli deve arrivare sano e salvo dal governatore Felice».
Rimandi
23,24 Felice At 24,24.
Note al Testo
23,24 Felice fu governatore romano della Giudea dal 52 al 59 (o 60) d.C.
Nova Vulgata AA23,24et iumenta praeparate ”, ut imponentes Paulum salvum perducerent ad Felicem praesidem,
Interconfessionale 23,25Poi scrisse anche una lettera che pressappoco diceva:
Nova Vulgata AAscribens epistulam habentem formam hanc:
25 scribens epistulam continentem haec
Interconfessionale 23,26«Claudio Lisia saluta Sua Eccellenza il governatore Felice.
Nova Vulgata AA23,26“ Claudius Lysias optimo praesidi Felici salutem.
Interconfessionale Quest’uomo che io ti mando, lo hanno arrestato gli Ebrei. Stavano per ammazzarlo, quando intervenni con le mie guardie. Venni a sapere che era cittadino romano e lo liberai.
Rimandi
23,27 intervento dell’ufficiale romano At 21,30-33. — Paolo cittadino romano At 22,27.
Nova Vulgata AA23,27Virum hunc comprehensum a Iudaeis et incipientem interfici ab eis, superveniens cum exercitu eripui, cognito quia Romanus est.
Interconfessionale Volendo sapere perché gli Ebrei lo accusavano lo condussi davanti al loro tribunale.
Rimandi
23,28 Paolo davanti al tribunale ebraico At 22,30.
Nova Vulgata AAVolensque scire causam, propter quam accusabant illum, deduxi in concilium eorum;
28 causam quam obiciebant illi deduxi eum in concilium eorum
Interconfessionale Ho potuto stabilire che contro quest’uomo non c’erano accuse degne di morte o di prigione: si trattava solo di questioni che riguardano la loro *Legge.
Rimandi
23,29 non delitti ma questioni di religione At 18,14-15; 25,18-19; 26,31-32; cfr. 23,6.
Note al Testo
23,29 non c’erano accuse degne di morte: vedi nota a 23,9.
Nova Vulgata AA23,29quem inveni accusari de quaestionibus legis ipsorum, nihil vero dignum morte aut vinculis habentem crimen.
Interconfessionale 23,30Tuttavia sono venuto a sapere che gli Ebrei stavano preparando una congiura contro di lui: perciò te l’ho mandato subito. Nello stesso tempo faccio sapere a quelli che lo accusano che devono rivolgersi a te».
Nova Vulgata AAEt cum mihi perlatum esset de insidiis, quae in virum pararentur, confestim misi ad te denuntians et accusatoribus, ut dicant adversum eum apud te ”.
30 de insidiis quas paraverunt ei misi ad te | ut dicant apud te
Interconfessionale 23,31Con questi ordini, i soldati presero Paolo e lo condussero di notte fino alla città di Antipàtride.
Nova Vulgata
AA23,31Milites ergo, secundum praeceptum sibi assumentes Paulum, duxerunt per noctem in Antipatridem;
Interconfessionale Il giorno dopo lasciarono partire con lui soltanto i cavalieri. Gli altri tornarono alla fortezza.
Rimandi
23,32 la fortezza At 21,34.
Nova Vulgata AAet postera die dimissis equitibus, ut abirent cum eo, reversi sunt ad castra.
32 dimissis equitibus ut irent cum eo
Interconfessionale 23,33I cavalieri arrivarono a Cesarèa, consegnarono la lettera al governatore e gli presentarono anche Paolo.
Nova Vulgata AA23,33Qui cum venissent Caesaream et tradidissent epistulam praesidi, statuerunt ante illum et Paulum.
Interconfessionale Il governatore lesse la lettera e domandò a Paolo in quale provincia era nato. Paolo gli rispose:
— Sono originario della Cilicia.
Rimandi
23,34 Paolo originario della Cilicia At 22,3.
Nova Vulgata AA23,34Cum legisset autem et interrogasset de qua provincia esset et cognoscens quia de Cilicia:
Interconfessionale Allora Felice disse:
— Ti ascolterò quando saranno qui anche quelli che ti accusano.
Poi comandò di rinchiudere Paolo nel palazzo di Erode.
Note al Testo
23,35 palazzo: allora il palazzo del governatore era detto pretorio. Quello di Cesarèa fu fatto costruire da Erode il Grande e fu scelto come residenza dei governatori romani (vedi anche nota a 21,8).
Nova Vulgata AA23,35Audiam te, inquit, cum et accusatores tui venerint ”; iussitque in praetorio Herodis custodiri eum.