CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Sapienza - 15
Sapienza
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CEI 2008
CEI 1974
15
15,1 Ma tu, nostro Dio, sei buono e fedele,
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
CEI 2008
Sap Ma tu, nostro Dio, sei buono e veritiero,
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
CEI 1974
15,2 Anche se pecchiamo, siamo tuoi, conoscendo la tua potenza;
ma non peccheremo più, sapendo che ti apparteniamo.
ma non peccheremo più, sapendo che ti apparteniamo.
CEI 2008
Sap15,2Anche se pecchiamo, siamo tuoi, perché conosciamo la tua potenza;
ma non peccheremo più, perché sappiamo di appartenerti.
ma non peccheremo più, perché sappiamo di appartenerti.
CEI 1974
Conoscerti, infatti, è giustizia perfetta,
conoscere la tua potenza è radice di immortalità.
conoscere la tua potenza è radice di immortalità.
CEI 2008
Sap15,3Conoscerti, infatti, è giustizia perfetta,
conoscere la tua potenza è radice d'immortalità.
conoscere la tua potenza è radice d'immortalità.
CEI 1974
15,4 Non ci indusse in errore
né l`invenzione umana di un`arte perversa,
né la sterile fatica dei pittori,
immagini deturpate di vari colori,
né l`invenzione umana di un`arte perversa,
né la sterile fatica dei pittori,
immagini deturpate di vari colori,
CEI 2008
Sap15,4Non ci indusse in errore né l'invenzione umana di un'arte perversa,
né il lavoro infruttuoso di coloro che disegnano ombre,
immagini imbrattate di vari colori,
né il lavoro infruttuoso di coloro che disegnano ombre,
immagini imbrattate di vari colori,
CEI 1974
15,5 la cui vista provoca negli stolti il desiderio,
l`anelito per una forma inanimata di un`immagine morta.
l`anelito per una forma inanimata di un`immagine morta.
CEI 2008
Sap15,5la cui vista negli stolti provoca il desiderio,
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta.
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta.
CEI 1974
15,6 Amanti del male e degni di simili speranze
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
Stoltezza dell` idolatria
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
Stoltezza dell` idolatria
CEI 2008
Sap15,6Amanti di cose cattive e degni di simili speranze
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
CEI 1974
15,7 Un vasaio, impastando con fatica la terra molle,
plasma per il nostro uso ogni sorta di vasi.
Ma con il medesimo fango modella
e i vasi che servono per usi decenti
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l`uso di ognuno di essi lo stabilisce il vasaio.
plasma per il nostro uso ogni sorta di vasi.
Ma con il medesimo fango modella
e i vasi che servono per usi decenti
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l`uso di ognuno di essi lo stabilisce il vasaio.
CEI 2008
SapUn vasaio, impastando con fatica la terra molle,
plasma per il nostro uso ogni vaso.
Ma con il medesimo fango modella
i vasi che servono per usi nobili
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo giudica colui che lavora l'argilla.
plasma per il nostro uso ogni vaso.
Ma con il medesimo fango modella
i vasi che servono per usi nobili
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo giudica colui che lavora l'argilla.
15,7-13
Il fabbricante di idoli
L’immagine del vasaio appare spesso nella Bibbia (vedi Sir 38,29-30; Is 29,16; 45,9; Ger 18,4): qui è presentata come esempio di colui che fabbrica gli idoli.
L’immagine del vasaio appare spesso nella Bibbia (vedi Sir 38,29-30; Is 29,16; 45,9; Ger 18,4): qui è presentata come esempio di colui che fabbrica gli idoli.
CEI 1974
15,8 Quindi con odiosa fatica plasma
con il medesimo fango un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà là da dove fu tratto,
quando gli sarà richiesto l`uso fatto dell`anima sua.
con il medesimo fango un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà là da dove fu tratto,
quando gli sarà richiesto l`uso fatto dell`anima sua.
CEI 2008
SapQuindi, mal impiegando la fatica,
con il medesimo fango plasma un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà alla terra da cui fu tratto,
quando gli sarà richiesta l'anima, avuta in prestito.
con il medesimo fango plasma un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà alla terra da cui fu tratto,
quando gli sarà richiesta l'anima, avuta in prestito.
CEI 1974
15,9 Ma egli non si preoccupa di morire né di avere una vita breve;
anzi gareggia con gli orafi e con gli argentieri,
imita i lavoratori del bronzo
e ritiene un vanto plasmare cose false.
anzi gareggia con gli orafi e con gli argentieri,
imita i lavoratori del bronzo
e ritiene un vanto plasmare cose false.
CEI 2008
Sap15,9Tuttavia egli si preoccupa non perché sta per morire
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
CEI 1974
15,10 Cenere è il suo cuore,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
CEI 2008
Sap15,10Cenere è il suo cuore,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
CEI 1974
15,11 perché disconosce il suo creatore,
colui che gli inspirò un`anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
colui che gli inspirò un`anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
CEI 2008
Sap15,11perché disconosce colui che lo ha plasmato,
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
CEI 1974
15,12 Ma egli considera un trastullo la nostra vita,
l`esistenza un mercato lucroso.
Egli dice: "Da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto".
l`esistenza un mercato lucroso.
Egli dice: "Da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto".
CEI 2008
Sap15,12Ma egli considera la nostra vita come un gioco da bambini,
l'esistenza un mercato lucroso.
Egli dice che da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto.
l'esistenza un mercato lucroso.
Egli dice che da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto.
CEI 1974
15,13 Costui infatti più di tutti sa di peccare,
fabbricando di materia terrestre fragili vasi e statue.
Stoltezza degli Egiziani
fabbricando di materia terrestre fragili vasi e statue.
Stoltezza degli Egiziani
CEI 2008
Sap15,13Costui infatti sa di peccare più di tutti,
fabbricando con materia terrestre fragili vasi e statue.
fabbricando con materia terrestre fragili vasi e statue.
CEI 1974
Ma sono tutti stoltissimi
e più miserabili di un`anima infantile
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
e più miserabili di un`anima infantile
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
CEI 2008
SapMa sono tutti stoltissimi e più miserabili di un piccolo bambino
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
15,14-19
Stoltezza degli Egiziani, dediti all’idolatria
Meritevoli di condanna sono soprattutto gli Egiziani, oppressori d’Israele e dediti al culto degli idoli di tutti i popoli: considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni (v. 15). È una condanna del sincretismo egiziano, ancora in auge al tempo in cui scrive l’autore del libro. Gli idoli vengono derisi sulla scia di Sal 115,4-7 e 135,15-17. Nei vv. 18-19 viene condannata la zoolatria, molto praticata in Egitto.
Meritevoli di condanna sono soprattutto gli Egiziani, oppressori d’Israele e dediti al culto degli idoli di tutti i popoli: considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni (v. 15). È una condanna del sincretismo egiziano, ancora in auge al tempo in cui scrive l’autore del libro. Gli idoli vengono derisi sulla scia di Sal 115,4-7 e 135,15-17. Nei vv. 18-19 viene condannata la zoolatria, molto praticata in Egitto.
CEI 1974
15,15 Essi considerarono dei anche tutti gli idoli dei pagani,
i quali non hanno né l`uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per sentire,
né dita delle mani per palpare;
e i loro piedi sono incapaci di camminare.
i quali non hanno né l`uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per sentire,
né dita delle mani per palpare;
e i loro piedi sono incapaci di camminare.
CEI 2008
Sap15,15Perché essi considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni,
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per udire,
né dita delle mani per toccare,
e i loro piedi non servono per camminare.
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per udire,
né dita delle mani per toccare,
e i loro piedi non servono per camminare.
CEI 1974
15,16 Un uomo li ha fatti,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
CEI 2008
Sap15,16Infatti li ha fabbricati un uomo,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
CEI 1974
15,17 essendo mortale, una cosa morta produce con empie mani.
Egli è sempre migliore degli oggetti che adora,
rispetto a essi possiede la vita, ma quelli giammai
Egli è sempre migliore degli oggetti che adora,
rispetto a essi possiede la vita, ma quelli giammai
CEI 2008
Sap15,17essendo mortale, egli fabbrica una cosa morta con mani empie.
Egli è sempre migliore degli oggetti che venera,
rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli mai.
Egli è sempre migliore degli oggetti che venera,
rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli mai.
CEI 1974
15,18 Venerano gli animali più ripugnanti,
che per stupidità al paragone risultan peggiori degli altri;
che per stupidità al paragone risultan peggiori degli altri;
CEI 2008
Sap15,18Venerano anche gli animali più ripugnanti,
che per stupidità, al paragone, risultano peggiori degli altri.
che per stupidità, al paragone, risultano peggiori degli altri.
CEI 1974
15,19 non sono tanto belli da invogliarsene,
come capita per l`aspetto di altri animali,
e non hanno avuto la lode e la benedizione di Dio.
come capita per l`aspetto di altri animali,
e non hanno avuto la lode e la benedizione di Dio.
CEI 2008
Sap15,19Non sono tali da invaghirsene,
come capita per il bell'aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.
come capita per il bell'aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.