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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 5

2 Maccabei

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Interconfessionale

CEI 2008 5 5,1 In questo tempo Antioco decise la seconda spedizione in Egitto.
Interconfessionale 2MacIn quei giorni, Antioco organizzò la seconda spedizione in Egitto.
Note al Testo
5,1 la seconda spedizione in Egitto ebbe luogo nel 168 a.C., un anno dopo la prima (vedi 1 Maccabei 1,16).
CEI 2008 5,2Accadde allora che sopra tutta la città, per circa quaranta giorni, si vedessero cavalieri che correvano per l'aria con vesti d'oro, armati di lance roteanti e di spade sguainate,
Interconfessionale 2MacPer quasi quaranta giorni, gli abitanti di Gerusalemme videro apparire in cielo cavalieri con vesti d’oro, armati di lance e di spade.
Rimandi
5,2 apparizioni 2,21+.
CEI 2008 5,3schiere di cavalieri disposti a battaglia, attacchi e scontri vicendevoli, trambusto di scudi, selve di aste, lanci di frecce, bagliori di bardature d'oro e corazze d'ogni specie.
Interconfessionale 2Mac5,3Si videro anche squadroni di cavalieri schierati per la battaglia, attacchi e scontri da ogni parte, un mare di gente che agitava scudi, brandiva aste e lanciava frecce. Un gran bagliore di armature d’oro e di corazze di ogni genere.
CEI 2008 5,4Tutti, perciò, pregavano perché l'apparizione fosse di buon augurio.
Interconfessionale 2Mac5,4Tutti pregavano perché l’apparizione fosse di buon augurio.
CEI 2008 5,5Essendosi poi diffusa la falsa notizia che Antioco era passato all'altra vita, Giasone, prendendo con sé non meno di mille uomini, all'improvviso sferrò un assalto alla città. Si accese la lotta sulle mura e, quando la città era ormai presa, Menelao si rifugiò nell'acropoli.
Interconfessionale 2Mac5,5Intanto si diffuse la falsa notizia della morte di Antioco. Giasone prese con sé non meno di mille uomini e attaccò improvvisamente Gerusalemme. Respinse quelli che stavano sulle mura e infine prese la città. Intanto Menelao si rifugiò nella fortezza.
CEI 2008 5,6Giasone fece strage dei propri concittadini senza pietà, non considerando che un successo contro i propri connazionali era il massimo insuccesso, credendo invece di riportare trionfi sui nemici e non sulla propria gente.
Interconfessionale 2Mac5,6Giasone, senza alcuna pietà, cominciò a fare rappresaglie contro i suoi concittadini. Non pensava che trionfare sui propri connazionali è la più grossa sconfitta. Sembrava che stesse trionfando sui nemici e non sui propri connazionali.
CEI 2008 5,7Non riuscì però a impadronirsi del potere e alla fine, conscio della vergogna del tradimento, corse di nuovo a rifugiarsi nell'Ammanìtide.
Interconfessionale 2Mac5,7Però Giasone non conquistò il potere. Anzi, alla fine, fu svergognato per il suo tradimento e dovette fuggire di nuovo nella regione dell’Ammanìtide.
CEI 2008 Alla fine incontrò una pessima sorte. Accusato presso Areta, re degli Arabi, fuggendo di città in città, perseguitato da tutti e odiato come traditore delle leggi, considerato con orrore come carnefice della patria e dei concittadini, andò a finire in Egitto.
5,8 Arabi: si intendono qui i Nabatei.
Interconfessionale 2MacEcco come finì la sua vita perversa: prima imprigionato presso Areta, re degli Arabi, e poi perseguitato da tutti, dovette fuggire di città in città. Fu odiato come traditore delle leggi, disprezzato come nemico della patria e del popolo. Poi andò a finire in Egitto.
Note al Testo
5,8 imprigionato: altri: accusato. — Areta: si conoscono diversi re nabatei di nome Areta. — di città in città: altri: dalla città: si tratterebbe allora probabilmente di Petra, la capitale dei Nabatei (vedi 1 Maccabei 5,25).
CEI 2008 5,9Colui che aveva mandato in esilio numerosi figli della sua patria morì poi presso gli Spartani, fra i quali si era ridotto quasi a cercare riparo in nome della comunanza di stirpe.
Interconfessionale 2MacColui che aveva cacciato dalla patria molti cittadini, morì in esilio tra gli Spartani, dove aveva sperato di trovare rifugio a causa della comune origine.
Rimandi
5,9 origine comune 1 Mac 12,6-7.
Note al Testo
5,9 comune origine: l’idea di un’origine comune tra il popolo di Sparta e gli Ebrei (vedi 1 Maccabei 12,21) poteva fondarsi sul fatto che Mosè veniva posto a confronto con altri legislatori, tra cui Licurgo, il legislatore di Sparta.
CEI 2008 5,10E ancora, colui che aveva lasciato insepolta una moltitudine di gente, finì non pianto da alcuno, privo di esequie ed escluso dal sepolcro dei suoi padri.
Interconfessionale 2MacLui, che aveva lasciato tanta gente senza sepoltura, finì senza rimpianto. Nessuno lo seppellì e non poté avere un posto nel sepolcro dei padri.
Note al Testo
5,10 Venire escluso dalla tomba di famiglia era considerata una punizione terribile (vedi 1 Re 13,22).
CEI 2008 5,11Quando il re venne a conoscenza di questi fatti, concluse che la Giudea stava ribellandosi. Perciò, tornando dall'Egitto, furioso come una belva, prese la città con le armi
Interconfessionale 2Mac5,11Poi il re Antioco venne a sapere queste cose e concluse che la Giudea si stava ribellando. Perciò tornò dall’Egitto e con l’animo inferocito conquistò Gerusalemme con le armi.
CEI 2008 5,12e diede ordine ai soldati di colpire senza pietà quanti incontravano e di trucidare quelli che si rifugiavano nelle case.
Interconfessionale 2Mac5,12Ai soldati comandò di uccidere senza pietà tutti quelli che incontravano e di trucidare quelli che si chiudevano nelle loro case.
CEI 2008 5,13Vi fu massacro di giovani e di vecchi, sterminio di uomini, di donne e di fanciulli, stragi di fanciulle e di bambini.
Interconfessionale 2Mac5,13Giovani e vecchi, donne e ragazzi, fanciulle e bambini furono massacrati e sterminati.
CEI 2008 5,14In tutti quei tre giorni vi furono ottantamila vittime: quarantamila nel corso della lotta, e non meno degli uccisi furono quelli venduti schiavi.
Interconfessionale 2Mac5,14In quei tre giorni vennero meno ottantamila uomini: quarantamila morirono in battaglia e altrettanti furono venduti schiavi.
CEI 2008 5,15Non sazio di questo, Antioco osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra, avendo a guida quel Menelao che si era fatto traditore delle leggi e della patria;
Interconfessionale 2Mac5,15Ma il re non si accontentò di questo, e sotto la guida di Menelao, traditore delle leggi e della patria, osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra.
CEI 2008 5,16afferrò con mani impure gli arredi sacri, e saccheggiò con le sue mani sacrileghe quanto dagli altri re era stato deposto per l'abbellimento e lo splendore del luogo e per segno d'onore.
Interconfessionale 2Mac5,16Con le sue mani impure prese i vasi sacri e portò via, in modo sacrilego, quello che gli altri re avevano deposto per la ricchezza, la gloria e l’onore del tempio.
CEI 2008 5,17Antioco si inorgoglì, non comprendendo che il Signore si era sdegnato per breve tempo a causa dei peccati degli abitanti della città e perciò quel luogo era stato abbandonato.
Interconfessionale 2MacAntioco era così superbo da non capire che Dio aveva abbandonato il tempio solo per un breve periodo perché si era adirato a causa dei peccati del popolo.
Rimandi
5,17 le disgrazie d’Israele sono la punizione dei suoi peccati 6,12-16; 7,16-19.32-38; Sap 12,9; cfr. Dt 8,5.
CEI 2008 5,18Se essi non si fossero trovati implicati in molti peccati, come era avvenuto per Eliodoro, mandato dal re Seleuco a ispezionare la camera del tesoro, anche egli, appena giunto, sarebbe stato subito flagellato e distolto dalla sua audacia.
Interconfessionale 2MacSe il popolo non avesse commesso tanti peccati, il re Antioco appena arrivato sarebbe stato subito abbattuto e respinto nella sua impresa temeraria. Era capitato così anche a Eliodoro, che il re Seleuco aveva mandato a saccheggiare il tesoro del tempio.
Rimandi
5,18 Eliodoro 3,1-40.
CEI 2008 5,19Ma il Signore aveva eletto non già il popolo a causa di quel luogo, ma quel luogo a causa del popolo.
Interconfessionale 2MacMa il Signore non aveva scelto il popolo per il tempio, bensì il tempio per il popolo.
Rimandi
5,19 non ha scelto il popolo per il tempio… cfr. Mc 2,27.
CEI 2008 5,20Perciò anche il luogo, dopo essere stato coinvolto nelle sventure piombate sul popolo, da ultimo ne condivise i benefici; esso, che per l'ira dell'Onnipotente aveva sperimentato l'abbandono, per la riconciliazione del grande Sovrano fu ripristinato in tutta la sua gloria.
Interconfessionale 2Mac5,20Per questo anche il tempio dovette subire le stesse disgrazie del popolo, per poi partecipare ai suoi trionfi. Prima, per lo sdegno di Dio onnipotente, è stato abbandonato, ma poi è stato riportato alla sua gloria, quando il Signore si fu riconciliato con il suo popolo.
CEI 2008 Antioco dunque, portando via dal tempio milleottocento talenti d'argento, fece ritorno in fretta ad Antiòchia, convinto nella sua superbia di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare, per effetto del suo orgoglio.
5,21 LA PERSECUZIONE DI ANTIOCO EPÌFANE (5,21-7,42)
-6,17 Dio corregge il suo popolo
milleottocento talenti: sul valore del talento vedi nota a 3,11. Qui dovrebbe trattarsi del talento greco; la somma equivale dunque a circa 47 tonnellate, cifra esagerata, anche se si tratta di talenti d’argento.
Interconfessionale 2MacAntioco, dunque, prese seicento quintali d’argento dal tempio. Poi tornò in fretta ad Antiòchia. Era così superbo ed esaltato da credere di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare.
Rimandi
5,21 aver reso transitabile il mare 9,8.
CEI 2008 5,22Egli lasciò sovrintendenti per opprimere la stirpe: a Gerusalemme Filippo, frigio di origine, ma nei modi più barbaro di colui che l'aveva istituito nella carica,
Interconfessionale 2MacPer opprimere la gente nominò alcuni governatori: a Gerusalemme lasciò Filippo, che era nato in Frigia ed era più crudele del suo padrone.
Note al Testo
5,22 Filippo: vedi 6,11 e 8,8. È un personaggio diverso dall’“amico del re”, del quale si parla in 9,29 e 1 Maccabei 6,14.55. — La Frigia, della quale Filippo è originario, è una regione dell’Asia Minore che non apparteneva all’impero seleucide, ma dalla quale forse si reclutavano soldati.
CEI 2008 e sul Garizìm Andrònico; oltre a loro Menelao, il quale più degli altri era altezzoso con i concittadini, nutrendo un'ostilità dichiarata contro i Giudei.
5,23 Sul monte Garizìm era stato costruito un tempio simile a quello di Gerusalemme, che divenne centro di culto dei Samaritani.
Interconfessionale 2MacSul monte Garizìm lasciò Andrònico. Oltre a questi, lasciò Menelao che spadroneggiava sui cittadini peggio di tutti gli altri. Pieno di odio contro gli Ebrei,
Note al Testo
5,23 monte Garizìm: ossia probabilmente Sichem, città costruita ai piedi del monte.
CEI 2008 5,24Mandò poi il misarca Apollònio, con un esercito di ventiduemila uomini, con l'ordine di uccidere quanti erano in età adulta e di vendere le donne e i fanciulli.
Interconfessionale 2Macil re Antioco mandò Apollonio, il capo dei mercenari di Misia, alla testa di un esercito di ventimila uomini, con l’ordine di uccidere tutti gli adulti e di vendere le donne e i bambini.
Note al Testo
5,24 Misia: una regione del nord-ovest dell’Asia Minore.
CEI 2008 5,25Costui, giunto a Gerusalemme e fingendo intenzioni pacifiche, si tenne quieto fino al giorno sacro del sabato. Allora, sorpresi i Giudei in riposo, comandò ai suoi una parata militare
Interconfessionale 2Mac5,25Arrivato a Gerusalemme, Apollonio fece finta di avere intenzioni pacifiche e aspettò fino al giorno santo del sabato. Così sorprese gli Ebrei in riposo e comandò ai suoi soldati di sfilare armati.
CEI 2008 5,26e trucidò quanti uscivano per assistere alla festa; poi, irrompendo con gli armati in città, mise a morte un gran numero di persone.
Interconfessionale 2Mac5,26Tutti quelli che uscivano per vedere la parata militare li fece trucidare. Percorrendo la città con i suoi uomini armati, uccise moltissima gente.
CEI 2008 Ma Giuda, detto anche Maccabeo, che faceva parte di un gruppo di dieci, si ritirò nel deserto, vivendo tra le montagne alla maniera delle fiere insieme a quelli che erano con lui; cibandosi di erbe, resistevano per non aver parte nella contaminazione.


5,27 Giuda, detto anche Maccabeo: le sue vicende saranno al centro del libro, a partire dal c. 8. La contaminazione di cui si parla è da riferirsi sia alle carni e ai cibi cosiddetti impuri, sia alle istituzioni pagane introdotte in Gerusalemme.
Interconfessionale 2MacMa Giuda, soprannominato Maccabeo, si ritirò nel deserto insieme ad altri nove uomini. Viveva tra le montagne, insieme con i suoi compagni, come vivono le bestie selvagge. Mangiavano solo erba, e resistevano per non contaminarsi con cibi proibiti dalla legge.
Rimandi
5,27 Giuda nel deserto 1 Mac 2,28. — non contaminarsi Lv 11.
Note al Testo
5,27 Giuda, soprannominato Maccabeo: vedi nota a 1 Maccabei 2,4.