CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Daniele - 3
Daniele
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Interconfessionale
CEI 2008
3
Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei, e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.
Interconfessionale
Dn3,1Il re Nabucodònosor fece costruire una statua d’oro alta trenta metri e larga tre e la fece collocare nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.
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3,2Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.
Interconfessionale
DnPoi il re mandò messaggeri a convocare tutti i più alti funzionari della provincia: i satrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici e i magistrati. Li invitava alla inaugurazione della statua d’oro che egli aveva fatto collocare.
Note al Testo
3,2
i più alti funzionari: l’identificazione precisa di alcuni titoli nell’elenco che segue non è del tutto sicura. Lo stesso vale per i nomi degli strumenti musicali del v. 5 (vedi anche 6,2 e nota).
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3,3I sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all'inaugurazione della statua che aveva fatto erigere il re Nabucodònosor. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere da Nabucodònosor.
Interconfessionale
Dn3,3Tutti questi alti funzionari vennero dunque all’inaugurazione e si radunarono dinanzi alla statua per la cerimonia ufficiale.
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3,5Quando voi udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d'oro che il re Nabucodònosor ha fatto erigere.
Interconfessionale
DnAppena sentirete il suono della tromba, del flauto, della cetra, dell’arpa, del salterio, della zampogna e degli altri strumenti musicali, vi inchinerete fino a terra per adorare la statua d’oro che il re Nabucodònosor ha fatto collocare.
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3,6Chiunque non si prostrerà e non adorerà, in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente".
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DnChiunque si rifiuta di inchinarsi per adorarla verrà subito gettato in una fornace ardente».
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3,7Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, non appena ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d'oro che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.
Interconfessionale
Dn3,7Perciò, appena la gente di ogni popolo, lingua e nazione sentì suonare la tromba, il flauto, la cetra, l’arpa, il salterio, la zampogna e gli altri strumenti musicali, si inchinò fino a terra e adorò la statua d’oro che il re Nabucodònosor aveva fatto collocare.
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3,10Tu hai decretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, deve prostrarsi e adorare la statua d'oro:
Interconfessionale
Dn3,10Tu stesso, re, hai dato quest’ordine: Tutti dovranno inchinarsi fino a terra per adorare la statua d’oro appena sentiranno suonare la tromba, il flauto, la cetra, l’arpa, il salterio, la zampogna e gli altri strumenti.
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3,11chiunque non si prostrerà e non l'adorerà, sia gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente.
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Dn3,11Chiunque si rifiuta di inchinarsi per adorare la statua, verrà subito gettato in una fornace ardente.
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3,12Ora, ci sono alcuni Giudei, che hai fatto amministratori della provincia di Babilonia, cioè Sadrac, Mesac e Abdènego, che non ti obbediscono, o re: non servono i tuoi dèi e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto erigere".
Interconfessionale
Dn3,12Ora, maestà, gli Ebrei Sadrac, Mesac e Abdènego, a cui hai affidato l’amministrazione della provincia di Babilonia, non hanno rispettato il tuo ordine: si rifiutano di servire i tuoi dèi e di adorare la statua d’oro che tu hai fatto collocare».
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3,13Allora Nabucodònosor, sdegnato e adirato, comandò che gli si conducessero Sadrac, Mesac e Abdènego, e questi comparvero alla presenza del re.
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Dn3,13Allora il re si sdegnò e diede l’ordine di condurre alla sua presenza Sadrac, Mesac e Abdènego. Appena giunsero,
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3,14Nabucodònosor disse loro: "È vero, Sadrac, Mesac e Abdènego, che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto erigere?
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Dn3,14domandò loro:
— Sadrac, Mesac e Abdènego, è vero che vi rifiutate di servire i miei dèi e di adorare la statua d’oro che io ho fatto collocare?
— Sadrac, Mesac e Abdènego, è vero che vi rifiutate di servire i miei dèi e di adorare la statua d’oro che io ho fatto collocare?
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3,15Ora se voi, quando udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatto, bene; altrimenti, in quel medesimo istante, sarete gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Quale dio vi potrà liberare dalla mia mano?".
Interconfessionale
Dn3,15Quando sentirete di nuovo suonare la tromba, il flauto, la cetra, l’arpa, il salterio, la zampogna e gli altri strumenti, sarete pronti a inchinarvi fino a terra per adorare la statua che io ho costruito? Se vi rifiutate vi farò subito gettare in una fornace ardente. Quale dio potrà sottrarvi al mio potere?
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3,16Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: "Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito;
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Dn3,16Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re:
— Maestà, non abbiamo bisogno di giustificarci.
— Maestà, non abbiamo bisogno di giustificarci.
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3,17sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re.
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Dn3,17Sappi comunque che il nostro Dio, quel Dio che noi serviamo, è capace di salvarci. Sì, maestà, egli ci libererà dalla fornace ardente e dal tuo potere.
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3,18Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto".
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Dn3,18E anche se non lo facesse, sappi, maestà, che noi ci rifiutiamo di servire ai tuoi dèi e di adorare la statua d’oro che tu hai fatto collocare.
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Allora Nabucodònosor fu pieno d'ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac, Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito.
3,19-97
I tre giovani nella fornace
All’interno di questo racconto le antiche versioni greche aggiungono un lungo brano (vv. 24-90), con due preghiere (vv. 26-45 e 52-90): la prima, pronunciata da Azaria-Abdènego, è una confessione dei peccati del popolo e una supplica perché il Signore perdoni a Israele; la seconda, messa in bocca a tutti e tre i giovani, è un canto di lode che coinvolge l’intero creato.
All’interno di questo racconto le antiche versioni greche aggiungono un lungo brano (vv. 24-90), con due preghiere (vv. 26-45 e 52-90): la prima, pronunciata da Azaria-Abdènego, è una confessione dei peccati del popolo e una supplica perché il Signore perdoni a Israele; la seconda, messa in bocca a tutti e tre i giovani, è un canto di lode che coinvolge l’intero creato.
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Dn3,19Nabucodònosor si infuriò grandemente con Sadrac, Mesac e Abdènego e ordinò di aumentare il fuoco della fornace sette volte più del solito.
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3,20Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e gettarli nella fornace di fuoco ardente.
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Dn3,20Comandò poi ad alcuni soldati tra i più forti del suo esercito di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e di gettarli nella fornace ardente.
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3,21Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, i calzari, i copricapi e tutti i loro abiti, e gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente.
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Dn3,21E subito, così com’erano vestiti, con i mantelli, i calzari, le tuniche e i turbanti furono gettati nella fornace ardente.
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3,22Poiché l'ordine del re urgeva e la fornace era ben accesa, la fiamma del fuoco uccise coloro che vi avevano gettato Sadrac, Mesac e Abdènego.
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Dn3,22Secondo l’ordine severo del re, la fornace era stata accesa al massimo. Perciò, appena i soldati andarono per gettare nel fuoco Sadrac, Mesac e Abdènego, essi stessi morirono bruciati dalle fiamme.
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DnSadrac, Mesac e Abdènego caddero, tutti e tre, legati, nella fornace ardente.
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Dn3,24Allora il re Nabucodònosor balzò in piedi meravigliato e domandò ai suoi ministri:
— Non abbiamo gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?
Essi risposero:
— Certo, maestà!
— Non abbiamo gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?
Essi risposero:
— Certo, maestà!
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Dn3,25Il re continuò:
— Eppure io vedo quattro uomini, sciolti, camminare in mezzo al fuoco. Non sono bruciati e il quarto poi somiglia a un essere divino.
— Eppure io vedo quattro uomini, sciolti, camminare in mezzo al fuoco. Non sono bruciati e il quarto poi somiglia a un essere divino.
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3,26"Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri;
degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.
degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.
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DnNabucodònosor si avvicinò alla bocca della fornace ardente e gridò: «Sadrac, Mesac e Abdènego, servi del Dio Altissimo, uscite fuori!».
E subito essi uscirono dalla fornace.
E subito essi uscirono dalla fornace.
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3,27Tu sei giusto in tutto ciò che ci hai fatto;
tutte le tue opere sono vere,
rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi.
tutte le tue opere sono vere,
rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi.
Interconfessionale
Dn3,27I satrapi, i prefetti, i governatori e i ministri del re si radunarono per vederli: i loro corpi non avevano alcun segno del fuoco, neppure i capelli erano stati bruciati, né i loro vestiti danneggiati, e non avevano nessun odore di bruciato.
CEI 2008
3,28Giusto è stato il tuo giudizio
per quanto hai fatto ricadere su di noi
e sulla città santa dei nostri padri, Gerusalemme.
Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo
a causa dei nostri peccati,
per quanto hai fatto ricadere su di noi
e sulla città santa dei nostri padri, Gerusalemme.
Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo
a causa dei nostri peccati,
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Dn3,28Il re gridò: «Lode al Dio di Sadrac, di Mesac e di Abdènego! Egli ha mandato il suo angelo a salvare i suoi servi che, confidando in lui, hanno trasgredito i miei ordini. Hanno preferito mettere in pericolo la loro vita piuttosto che servire e adorare altri dèi.
CEI 2008
3,29poiché noi abbiamo peccato, abbiamo agito da iniqui,
allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.
Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti,
allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.
Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti,
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Dn3,29Perciò io ordino: Se qualcuno, a qualsiasi popolo, lingua o nazione appartenga, reca offesa al Dio di Sadrac, di Mesac e di Abdènego sarà tagliato a pezzi e la sua casa trasformata in un letamaio. Nessun altro Dio può compiere una simile liberazione».
CEI 2008
3,30non li abbiamo osservati, non abbiamo fatto
quanto ci avevi ordinato per il nostro bene.
quanto ci avevi ordinato per il nostro bene.
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Dn3,30In seguito il re affidò ancora incarichi di responsabilità a Sadrac, Mesac e Abdènego nella provincia di Babilonia.
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3,31Ora, quanto hai fatto ricadere su di noi,
tutto ciò che ci hai fatto,
l'hai fatto con retto giudizio:
tutto ciò che ci hai fatto,
l'hai fatto con retto giudizio:
CEI 2008
3,32ci hai dato in potere dei nostri nemici,
ingiusti, i peggiori fra gli empi,
e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra.
ingiusti, i peggiori fra gli empi,
e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra.
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Dn3,32«Mi è sembrato opportuno farvi conoscere i prodigi e i miracoli che il Dio Altissimo ha compiuto in mio favore:
CEI 2008
3,33Ora non osiamo aprire la bocca:
disonore e disprezzo sono toccati a quelli che ti servono,
a quelli che ti adorano.
disonore e disprezzo sono toccati a quelli che ti servono,
a quelli che ti adorano.
Interconfessionale
Dn3,33Grandi sono i suoi prodigi.
Straordinari i suoi miracoli.
Questo Dio regnerà per sempre,
il suo dominio non avrà mai fine!».
Straordinari i suoi miracoli.
Questo Dio regnerà per sempre,
il suo dominio non avrà mai fine!».
CEI 2008
Potessimo essere accolti con il cuore contrito
e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori,
come migliaia di grassi agnelli.
e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori,
come migliaia di grassi agnelli.
3,39
Potessimo essere accolti: negli anni della persecuzione di Antioco IV, mentre il tempio di Gerusalemme era in mano ai pagani (167-164 circa), nessun rito legittimo poteva essere compiuto come offerta al Dio d’Israele (v. 38). Il credente offriva allora al suo Dio la propria vita, chiedendo che fosse accolta come un sacrificio di olocausto: come olocausti di montoni e di tori… Questa preghiera liturgica è un richiamo a Sal 51,18-19 e troverà sviluppi nuovi nel NT (vedi ad es. Rm 12,1-2; Fil 2,17).
CEI 2008
3,94Quindi i sàtrapi, i governatori, i prefetti e i ministri del re si radunarono e, guardando quegli uomini, videro che sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere, che neppure un capello del loro capo era stato bruciato e i loro mantelli non erano stati toccati e neppure l'odore del fuoco era penetrato in essi.
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3,95Nabucodònosor prese a dire: "Benedetto il Dio di Sadrac, Mesac e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio all'infuori del loro Dio.
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Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: "Abbondi la vostra pace!
3,98
-4,34 Nabucodònosor e il sogno dell’albero