CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 3
Giobbe
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Interconfessionale
CEI 2008
"Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: "È stato concepito un maschio!".
e la notte in cui si disse: "È stato concepito un maschio!".
CEI 2008
3,4Quel giorno divenga tenebra,
non se ne curi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
non se ne curi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
Interconfessionale
Gb3,4Quel giorno sia solamente tenebre,
Dio più non se ne curi dall’alto,
né luce su di esso più risplenda!
Dio più non se ne curi dall’alto,
né luce su di esso più risplenda!
CEI 2008
3,5Lo rivendichino la tenebra e l'ombra della morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo renda spaventoso l'oscurarsi del giorno!
gli si stenda sopra una nube
e lo renda spaventoso l'oscurarsi del giorno!
Interconfessionale
Gb3,5Tenebre e oscurità lo inghiottano,
sia sepolto da una nuvola
e tremi di terrore per il buio improvviso!
sia sepolto da una nuvola
e tremi di terrore per il buio improvviso!
CEI 2008
3,6Quella notte se la prenda il buio,
non si aggiunga ai giorni dell'anno,
non entri nel conto dei mesi.
non si aggiunga ai giorni dell'anno,
non entri nel conto dei mesi.
Interconfessionale
Gb3,6Quella notte sia preda dell’oscurità,
non faccia più parte dei giorni dell’anno,
e non entri nel numero dei mesi!
non faccia più parte dei giorni dell’anno,
e non entri nel numero dei mesi!
Interconfessionale
Gb3,7Sì, quella notte sia una notte sterile,
neanche un grido di gioia vi risuoni!
neanche un grido di gioia vi risuoni!
CEI 2008
La maledicano quelli che imprecano il giorno,
che sono pronti a evocare Leviatàn.
che sono pronti a evocare Leviatàn.
Interconfessionale
GbQuelli che sanno come maledire il giorno,
che risvegliano il mostro Leviatàn,
maledicano quella notte!
che risvegliano il mostro Leviatàn,
maledicano quella notte!
Rimandi
Note al Testo
3,8
Leviatàn: mostro immaginario descritto come un coccodrillo o un drago; viene considerato creatura di Dio (vedi Giobbe 40,25; 41,4), ma anche suo nemico (vedi Isaia 27,1). Gli si attribuiva il potere di divorare gli astri e causare eclissi.
CEI 2008
3,9Si oscurino le stelle della sua alba,
aspetti la luce e non venga
né veda le palpebre dell'aurora,
aspetti la luce e non venga
né veda le palpebre dell'aurora,
Interconfessionale
GbNon risplendano le stelle del tramonto,
aspetti la luce, ma essa non venga;
non sorga aurora da quella notte.
aspetti la luce, ma essa non venga;
non sorga aurora da quella notte.
Interconfessionale
Gb3,11«Perché non sono morto nel grembo di mia madre?
Perché non sono spirato sul nascere?
Perché non sono spirato sul nascere?
Interconfessionale
Gb3,12Perché qualcuno mi accolse fra le braccia?
Perché mia madre mi nutrì con il suo latte?
Perché mia madre mi nutrì con il suo latte?
Interconfessionale
Gbinsieme ai re e ai governanti della terra
che si sono costruiti luoghi di riposo,
che si sono costruiti luoghi di riposo,
CEI 2008
Là i malvagi cessano di agitarsi,
e chi è sfinito trova riposo.
e chi è sfinito trova riposo.
3,17
Là i malvagi cessano di agitarsi: nel pensiero di Giobbe, come in quasi tutto l’AT, l’esistenza che attende l’uomo dopo la morte non è vita; è un’esistenza di ombre, dove buoni e cattivi stanno assieme, senza affetti né speranze (vedi 1Sam 28,19), Dio non è invocato e non interviene (vedi Sal 88,11-13). L’ambito in cui Dio manifesta la sua giustizia è ristretto, dunque, alla vita presente.
CEI 2008
Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
Interconfessionale
Gb3,20Perché dare alla luce chi poi, in vita,
sarà un disgraziato?
Che esistenza è quella di chi incontra solo amarezza?
sarà un disgraziato?
Che esistenza è quella di chi incontra solo amarezza?