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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Canticum Canticorum - 3

Canticum Canticorum

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CEI 2008

Nova Vulgata 3 3,1In lectulo meo per noctes
quaesivi, quem diligit anima mea;
quaesivi illum et non inveni.
CEI 2008 CtSul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l'amore dell'anima mia;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato.
3,1-5 La sposa cerca l’amato del suo cuore
Nova Vulgata
3,2«Surgam et circuibo civitatem;
per vicos et plateas
quaeram, quem diligit anima mea».
Quaesivi illum et non inveni.
CEI 2008 Ct3,2Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l'amore dell'anima mia.
L'ho cercato, ma non l'ho trovato.
Nova Vulgata
3,3Invenerunt me vigiles,
qui circumeunt civitatem:
«Num, quem diligit anima mea, vidistis?».
CEI 2008 Ct3,3Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
"Avete visto l'amore dell'anima mia?".
Nova Vulgata
3,4Paululum cum pertransissem eos,
inveni, quem diligit anima mea;
tenui eum nec dimittam,
donec introducam illum in domum matris meae
et in cubiculum genetricis meae.
CEI 2008 Ct3,4Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l'amore dell'anima mia.
Lo strinsi forte e non lo lascerò,
finché non l'abbia condotto nella casa di mia madre,
nella stanza di colei che mi ha concepito.
Nova Vulgata
3,5Adiuro vos, filiae Ierusalem,
per capreas cervasque camporum,
ne suscitetis neque evigilare faciatis dilectam,
donec ipsa velit.
CEI 2008 Ct3,5Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l'amore,
finché non lo desideri.
Nova Vulgata
3,6Quid hoc, quod ascendit per desertum
sicut virgula fumi,
aromatizans tus et myrrham
et universum pulverem pigmentarii?
CEI 2008 CtChi sta salendo dal deserto
come una colonna di fumo,
esalando profumo di mirra e d'incenso
e d'ogni polvere di mercanti?
3,6 TERZO POEMA (3,6-5,1)
Il corteo nuziale
 L’apertura del poema è affidata al coro: è come una voce fuori campo, alla quale l’autore riserva il ruolo di commentatore o di transizione verso un nuovo quadro.
Nova Vulgata
3,7En lectulum Salomonis.
Sexaginta fortes ambiunt illum
ex fortissimis Israel,
CEI 2008 Ct3,7Ecco, la lettiga di Salomone:
sessanta uomini prodi le stanno intorno,
tra i più valorosi d'Israele.
Nova Vulgata
3,8omnes tenentes gladios
et ad bella doctissimi,
uniuscuiusque ensis super femur suum
propter timores nocturnos.
CEI 2008 Ct3,8Tutti sanno maneggiare la spada,
esperti nella guerra;
ognuno porta la spada al fianco
contro il terrore della notte.
Nova Vulgata
3,9Ferculum fecit sibi rex Salomon
de lignis Libani;
CEI 2008 CtUn baldacchino si è fatto il re Salomone
con legno del Libano.
3,9 Libano: rinomato per il legname dei suoi boschi.
Nova Vulgata
columnas eius fecit argenteas,
reclinatorium aureum,
sedile purpureum:
medium eius stratum ebeneum.
Filiae Ierusalem,
10 Ebeneum – Lege hobnîm, vel ’ăbānîm; TM «amor», extra contextum orationis Filiae – Omittendum mi(n) «ex» ante benôt, et transferendum atnaḥ ante idem verbum
CEI 2008 Ct3,10Le sue colonne le ha fatte d'argento,
d'oro la sua spalliera;
il suo seggio è di porpora,
il suo interno è un ricamo d'amore
delle figlie di Gerusalemme.
Nova Vulgata
3,11egredimini et videte,
filiae Sion,
regem Salomonem
in diademate, quo coronavit illum mater sua
in die desponsationis illius
et in die laetitiae cordis eius.
CEI 2008 Ct3,11Uscite, figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona di cui lo cinse sua madre
nel giorno delle sue nozze,
giorno di letizia del suo cuore.