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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Proverbiorum - 5

Proverbiorum

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CEI 2008

Nova Vulgata 5
5,1Fili mi, attende ad sapientiam meam,

et prudentiae meae inclina aurem tuam,
CEI 2008 Pr Figlio mio, fa' attenzione alla mia sapienza
e porgi l'orecchio alla mia intelligenza,
5,1-14 Ammonimenti contro l’adulterio
Nova Vulgata
5,2ut custodias cogitationes,

et disciplinam labia tua conservent.
CEI 2008 Pr5,2perché tu possa conservare le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
Nova Vulgata
5,3Favum enim stillant labia meretricis,

et nitidius oleo guttur eius;
CEI 2008 Pr5,3Veramente le labbra di una straniera stillano miele,
e più viscida dell'olio è la sua bocca;
Nova Vulgata
5,4novissima autem illius amara quasi absinthium

et acuta quasi gladius biceps.
CEI 2008 Prma alla fine ella è amara come assenzio,
pungente come spada a doppio taglio.
5,4  La pianta dell’assenzio era simbolo dell’amarezza. Nella Bibbia è spesso immagine di infelicità, maledizione, dolore.
Nova Vulgata
5,5Pedes eius descendunt in mortem,

et ad inferos gressus illius tendunt;
CEI 2008 Pr5,5I suoi piedi scendono verso la morte,
i suoi passi conducono al regno dei morti,
Nova Vulgata
5,6cum non observet semitam vitae,

vagi sunt gressus eius, et ipsa nescit.
CEI 2008 Pr5,6perché ella non bada alla via della vita,
i suoi sentieri si smarriscono e non se ne rende conto.
Nova Vulgata
Nunc ergo, fili mi, audi me

et ne recedas a verbis oris mei.
7 Fili mi, audi – Sing. cum Gr contra TM. Cfr. versus seqq.
CEI 2008 Pr5,7Ora, figli, ascoltatemi
e non allontanatevi dalle parole della mia bocca.
Nova Vulgata
5,8Longe fac ab ea viam tuam

et ne appropinques foribus domus eius.
CEI 2008 Pr5,8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
Nova Vulgata
5,9Ne des alienis honorem tuum

et annos tuos crudeli,
CEI 2008 Pr5,9per non mettere in balìa di altri il tuo onore
e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele,
Nova Vulgata
5,10ne forte impleantur extranei viribus tuis,

et labores tui sint in domo aliena,
CEI 2008 Pr5,10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto
Nova Vulgata
5,11et gemas in novissimis,

quando consumpseris carnes tuas et corpus tuum
CEI 2008 Pr5,11e tu non debba gemere alla fine,
quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne,
Nova Vulgata
5,12et dicas: «Cur detestatus sum disciplinam,

et increpationes renuit cor meum,
CEI 2008 Pr5,12e tu debba dire: "Perché mai ho odiato l'istruzione
e il mio cuore ha disprezzato la correzione?
Nova Vulgata
5,13nec audivi vocem docentium me

et magistris non inclinavi aurem meam?
CEI 2008 Pr5,13Non ho ascoltato la voce dei miei maestri,
non ho prestato orecchio a chi m'istruiva.
Nova Vulgata
5,14Paene fui in omni malo,

in medio ecclesiae et synagogae».
CEI 2008 Pr5,14Per poco non mi sono trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all'assemblea".
Nova Vulgata
5,15Bibe aquam de cisterna tua

et fluenta putei tui,
CEI 2008 PrBevi l'acqua della tua cisterna
e quella che zampilla dal tuo pozzo,
5,15-23  Trova gioia nella donna della tua giovinezza
Bevi l’acqua della tua cisterna: nelle cisterne veniva raccolta l’acqua piovana; cisterna e pozzo, qui sono immagine della moglie legittima.
Nova Vulgata
ne deriventur fontes tui foras,

et in plateis rivi aquarum;
16 Ne – Praemittitur cum Gr; in TM pen, vel ’al excisum
CEI 2008 Pr5,16perché non si effondano al di fuori le tue sorgenti
e nelle piazze i tuoi ruscelli,
Nova Vulgata
5,17habeto eas solus,

nec sint alieni participes tui.
CEI 2008 Pr5,17ed essi siano per te solo
e non per degli estranei che sono con te.
Nova Vulgata
5,18Sit vena tua benedicta,

et laetare cum muliere adulescentiae tuae;
CEI 2008 Pr5,18Sia benedetta la tua sorgente,
e tu trova gioia nella donna della tua giovinezza:
Nova Vulgata
cerva carissima et gratissimus hinnulus,

blanditiae eius inebrient te in omni tempore,

in amore eius delectare iugiter.
19 Blanditiae – Lege dōdê-; TM «ubera». Cfr. 7,18 parallelismum terminorum
CEI 2008 Prcerva amabile, gazzella graziosa,
i suoi seni ti inebrino sempre,
sii sempre invaghito del suo amore!
5,19  cerva e gazzella: animali ammirati per la loro agilità e per la grazia delle loro forme (vedi 6,5; Gen 49,21Ct 2,9.17; 8,14).
Nova Vulgata
5,20Quare seduceris, fili mi, ab aliena

et foveris in sinu extraneae?
CEI 2008 Pr5,20Perché, figlio mio, perderti per la straniera
e stringerti al petto di una sconosciuta?
Nova Vulgata
5,21Quoniam ante Dominum viae hominis,

et omnes gressus eius considerat.
CEI 2008 Pr5,21Poiché sono davanti agli occhi del Signore le vie dell'uomo,
egli bada a tutti i suoi sentieri.
Nova Vulgata
5,22Iniquitates suae capient impium,

et funibus peccatorum suorum constringetur.
CEI 2008 Pr5,22L'empio è preda delle sue iniquità,
è tenuto stretto dalle funi del suo peccato.
Nova Vulgata
5,23Ipse morietur, quia non habuit disciplinam,

et in multitudine stultitiae suae decipietur.
CEI 2008 Pr5,23Egli morirà per mancanza d'istruzione,
si perderà per la sua grande stoltezza.