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Nova Vulgata

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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 21

Ecclesiasticus

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CEI 2008

Nova Vulgata 21 Fili, peccasti? Non adicias iterum,

sed et de pristinis deprecare, ut tibi dimittantur.

La: 15b
Gr II: 31c
CEI 2008 Sir Figlio, hai peccato? Non farlo più
e chiedi perdono per le tue colpe passate.
21,1

21,4b NVg (21,5bc) invece: e la casa troppo ricca sarà svuotata dalla superbia; / così pure gli averi del superbo svaniranno.
21,12b NVg (21,15) invece: che abbonda nel male / e dove c’è amarezza non vi può essere serenità d’animo.
21,28b NVg (21,31bc) aggiunge: e chi resta con lui si rende odioso; / chi è silenzioso e assennato sarà onorato


Fuggire il peccato
Nova Vulgata
21,2Quasi a facie colubri fuge peccata:

et, si accesseris ad illa, mordebunt te.

CEI 2008 Sir21,2Come davanti a un serpente, fuggi il peccato:
se ti avvicini, ti morderà.
Denti di leone sono i suoi denti,
capaci di distruggere vite umane.
Nova Vulgata
21,3Dentes leonis dentes eorum

interficientes animas hominum.

CEI 2008 Sir21,3Ogni trasgressione è spada a doppio taglio,
non c'è guarigione alle sue ferite.
Nova Vulgata
21,4Quasi romphaea bis acuta omnis iniquitas:

plagae illius non est sanitas.

CEI 2008 Sir21,4Spavento e violenza disperdono la ricchezza,
così la casa del superbo sarà devastata.
Nova Vulgata
21,5Terror et iniuriae annullabunt substantiam,

et domus, quae nimis locuples est, annullabitur superbia;

sic substantia superbi eradicabitur.

CEI 2008 Sir21,5La preghiera del povero sale agli orecchi di Dio
e il giudizio di lui sarà a suo favore.
Nova Vulgata
21,6Deprecatio pauperis ex ore usque ad aures Dei perveniet,

et iudicium festinato adveniet illi.

CEI 2008 Sir21,6Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore,
ma chi teme il Signore si converte nel cuore.
Nova Vulgata
21,7Qui odit correptionem, in vestigio est peccatoris;

et, qui timet Deum, convertet illam ad cor suum.

CEI 2008 Sir21,7Da lontano si conosce chi è abile nel parlare,
ma l'assennato avverte quando inciampa.
Nova Vulgata
21,8Notus a longe potens lingua audaci,

et sensatus novit illum labi.

CEI 2008 Sir21,8Chi costruisce la sua casa con ricchezze altrui
è come chi ammucchia pietre per il sepolcro.
Nova Vulgata
21,9Qui aedificat domum suam impendiis alienis,

quasi qui colligit lapides suos in hiemem.

CEI 2008 Sir21,9Ammasso di stoppa è una riunione di iniqui,
la loro fine è una fiammata di fuoco.
Nova Vulgata
21,10Stuppa collecta synagoga peccantium,

et consummatio illorum flamma ignis.

CEI 2008 Sir21,10La via dei peccatori è ben lastricata,
ma al suo termine c'è il baratro infernale.

Nova Vulgata
21,11Via peccantium complanata lapidibus,

et in fine illius fovea inferi.

CEI 2008 SirChi osserva la legge domina il suo istinto,
il timore del Signore conduce alla sapienza.
21,11-28 Il saggio e lo stolto
Nova Vulgata
21,12Qui custodit legem, continebit sensum suum;
CEI 2008 Sir21,12Chi non è perspicace non può essere istruito,
ma c'è anche una perspicacia che riempie di amarezza.
Nova Vulgata
21,13consummatio timoris Dei sapientia et sensus.
CEI 2008 Sir21,13La scienza del saggio cresce come un diluvio
e il suo consiglio è come sorgente di vita.
Nova Vulgata
21,14Non erudietur, qui non est prudens;
CEI 2008 Sir21,14L'intimo dello stolto è come un vaso frantumato,
non può contenere alcuna scienza.
Nova Vulgata
21,15est autem astutia, quae abundat in malo,

et non est sensus, ubi est amaritudo.

CEI 2008 Sir21,15Se un assennato ascolta un discorso intelligente,
lo approva e vi aggiunge dell'altro;
se l'ascolta un dissoluto, se ne dispiace
e lo getta via, dietro le spalle.
Nova Vulgata
21,16Scientia sapientis tamquam inundatio abundabit,

et consilium illius sicut fons vitae permanet.

CEI 2008 Sir21,16Le spiegazioni dello sciocco sono come un fardello nel cammino,
ma il parlare del saggio reca diletto.
Nova Vulgata
21,17Cor fatui quasi vas confractum

et omnem sapientiam non tenebit.

CEI 2008 Sir21,17La parola del prudente è ricercata nell'assemblea,
sui suoi discorsi si riflette seriamente.

Nova Vulgata
21,18Verbum sapiens, quodcumque audierit scius,

laudabit et ad illud adiciet;

audivit luxuriosus, et displicebit illi,

et proiciet illud post dorsum suum.

CEI 2008 Sir21,18Per lo stolto la sapienza è come casa in rovina,
e la scienza dell'insensato è un insieme di parole astruse.
Nova Vulgata
21,19Narratio fatui quasi sarcina in via,

sed in labiis sensati invenietur gratia.

CEI 2008 Sir21,19Ceppi ai piedi è l'istruzione per l'insensato
e come catene alla sua destra.
Nova Vulgata
21,20Os prudentis quaeretur in ecclesia,

et verba illius cogitabunt in cordibus suis.

CEI 2008 Sir21,20Lo stolto alza la sua voce quando ride,
ma l'uomo saggio sorride appena sommessamente.
Nova Vulgata
21,21Tamquam domus exterminata sic fatuo sapientia;

et scientia insensati inenarrabilia verba.

CEI 2008 Sir21,21Come ornamento d'oro è l'istruzione per chi ha senno,
è come un monile al braccio destro.
Nova Vulgata
21,22Compedes in pedibus stulto doctrina,

et quasi vincula manuum super manum dexteram.

CEI 2008 Sir21,22Il piede dello stolto entra subito in una casa,
ma l'uomo prudente è rispettoso verso gli altri.
Nova Vulgata
21,23Fatuus in risu exaltat vocem suam;

vir autem sapiens vix tacite ridebit.

CEI 2008 Sir21,23Lo stolto spia dalla porta dentro una casa,
l'uomo educato invece se ne sta fuori.
Nova Vulgata
21,24Tamquam ornamentum aureum prudenti doctrina

et quasi brachiale in brachio dextro.

CEI 2008 Sir21,24È cattiva educazione origliare alla porta,
l'uomo prudente ne resterebbe confuso.
Nova Vulgata
21,25Pes fatui facilis in domum proximi,

sed homo peritus verebitur personam.

CEI 2008 Sir21,25Le labbra degli stolti raccontano sciocchezze,
ma le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia.
Nova Vulgata
21,26Stultus a fenestra respiciet in domum,

vir autem eruditus foris stabit.

CEI 2008 Sir21,26Il cuore degli stolti sta sulla loro bocca,
mentre bocca dei saggi è il loro cuore.
Nova Vulgata
21,2727 Ineruditio hominis auscultare per ostium,

et prudenti gravis contumelia.

CEI 2008 Sir21,27Quando un empio maledice l'avversario,
maledice se stesso.
Nova Vulgata
21,28Labia imprudentium stulta narrabunt,

verba autem prudentium statera ponderabuntur.

CEI 2008 Sir21,28Chi mormora diffama se stesso
ed è detestato dal suo vicinato.
 
Nova Vulgata
21,29In ore fatuorum cor illorum,

et in corde sapientium os illorum.

Nova Vulgata
21,30Dum maledicit impius adversarium,

maledicit ipse animam suam.

Nova Vulgata
21,31Susurro coinquinabit animam suam et in omnibus odietur;

et, qui cum eo manserit, odiosus erit:

tacitus et sensatus honorabitur.