Romani
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Nova Vulgata
CEI 2008
3
Che cosa dunque ha in più il Giudeo? E qual è l'utilità della circoncisione?
CEI 2008
Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perché a loro sono state affidate le parole di Dio.
CEI 2008
3,3Che dunque? Se alcuni furono infedeli, la loro infedeltà annullerà forse la fedeltà di Dio?
Nova Vulgata
ERQuid enim, si quidam non crediderunt? Numquid incredulitas illorum fidem Dei evacuabit?
ERQuid enim, si quidam non crediderunt? Numquid incredulitas illorum fidem Dei evacuabit?
CEI 2008
Impossibile! Sia chiaro invece che Dio è veritiero, mentre ogni uomo è mentitore, come sta scritto:
Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole
e vinca quando sei giudicato.
Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole
e vinca quando sei giudicato.
3,4
Citazione di Sal 51,6; vedi anche Sal 116,11.
Nova Vulgata
ERAbsit! Exstet autem Deus verax, omnis autem homo mendax, sicut scriptum est: “ Ut iustificeris in sermonibus tuis et vincas cum iudicaris ”.
ERAbsit! Exstet autem Deus verax, omnis autem homo mendax, sicut scriptum est: “ Ut iustificeris in sermonibus tuis et vincas cum iudicaris ”.
CEI 2008
3,5Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Dio è forse ingiusto quando riversa su di noi la sua ira? Sto parlando alla maniera umana.
Nova Vulgata
ERSi autem iniustitia nostra iustitiam Dei commendat, quid dicemus? Numquid iniustus Deus, qui infert iram? Secundum hominem dico.
ERSi autem iniustitia nostra iustitiam Dei commendat, quid dicemus? Numquid iniustus Deus, qui infert iram? Secundum hominem dico.
CEI 2008
3,7Ma se la verità di Dio abbondò nella mia menzogna, risplende di più per la sua gloria, perché anch'io sono giudicato ancora come peccatore?
Nova Vulgata
ER3,7Si enim veritas Dei in meo mendacio abundavit in gloriam ipsius, quid adhuc et ego tamquam peccator iudicor?
ER3,7Si enim veritas Dei in meo mendacio abundavit in gloriam ipsius, quid adhuc et ego tamquam peccator iudicor?
CEI 2008
3,8E non è come alcuni ci fanno dire: "Facciamo il male perché ne venga il bene"; essi ci calunniano ed è giusto che siano condannati.
Nova Vulgata
ER3,8Et non sicut blasphemamur, et sicut aiunt quidam nos dicere: “ Faciamus mala, ut veniant bona ”? Quorum damnatio iusta est.
CEI 2008
Che dunque? Siamo forse noi superiori? No! Infatti abbiamo già formulato l'accusa che, Giudei e Greci, tutti sono sotto il dominio del peccato,
Nova Vulgata
ERQuid igitur? Praecellimus eos? Nequaquam! Antea enim causati sumus Iudaeos et Graecos omnes sub peccato esse,
ERQuid igitur? Praecellimus eos? Nequaquam! Antea enim causati sumus Iudaeos et Graecos omnes sub peccato esse,
CEI 2008
3,12 Tutti hanno smarrito la via, insieme si sono corrotti;
non c'è chi compia il bene, non ce n'è neppure uno.
non c'è chi compia il bene, non ce n'è neppure uno.
Nova Vulgata
ER3,12Omnes declinaverunt, simul inutiles facti sunt;
non est qui faciat bonum, non est usque ad unum.
ER3,12Omnes declinaverunt, simul inutiles facti sunt;
non est qui faciat bonum, non est usque ad unum.
CEI 2008
3,13 La loro gola è un sepolcro spalancato,
tramavano inganni con la loro lingua,
veleno di serpenti è sotto le loro labbra,
tramavano inganni con la loro lingua,
veleno di serpenti è sotto le loro labbra,
Nova Vulgata
ER3,13Sepulcrum patens est guttur eorum,
linguis suis dolose agebant,
venenum aspidum sub labiis eorum,
ER3,13Sepulcrum patens est guttur eorum,
linguis suis dolose agebant,
venenum aspidum sub labiis eorum,
CEI 2008
Ora, noi sappiamo che quanto la Legge dice, lo dice per quelli che sono sotto la Legge, di modo che ogni bocca sia chiusa e il mondo intero sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio.
Nova Vulgata
ERScimus autem quoniam, quaecumque lex loquitur, his, qui in lege sunt, loquitur, ut omne os obstruatur, et obnoxius fiat omnis mundus Deo;
ERScimus autem quoniam, quaecumque lex loquitur, his, qui in lege sunt, loquitur, ut omne os obstruatur, et obnoxius fiat omnis mundus Deo;
CEI 2008
3,20Infatti in base alle opere della Legge nessun vivente sarà giustificato davanti a Dio, perché per mezzo della Legge si ha conoscenza del peccato.
Nova Vulgata
ER3,20quia ex operibus legis non iustificabitur omnis caro coram illo, per legem enim cognitio peccati.
CEI 2008
3,22giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c'è differenza,
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ERiustitia autem Dei per fidem Iesu Christi, in omnes qui credunt. Non enim est distinctio:
CEI 2008
perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,
CEI 2008
3,24ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.
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ER3,24iustificati gratis per gratiam ipsius per redemptionem, quae est in Christo Iesu;
CEI 2008
È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati
3,25
Lo strumento di espiazione fa riferimento al “propiziatorio”, cioè al coperchio d’oro dell’arca dell’alleanza, segno della presenza e della gloria di Dio nel santuario di Gerusalemme (Es 25,17). Nel giorno dell’espiazione il sommo sacerdote lo aspergeva con il sangue delle vittime, per ristabilire il rapporto di alleanza con Dio infranto dai peccati (Es 24,1-8; Lv 16,14-17). Ora, per divina disposizione, il perdono dei peccati e la riconciliazione si realizzano per mezzo della fede in Gesù Cristo crocifisso (1Gv 2,2).
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ERquem proposuit Deus propitiatorium per fidem in sanguine ipsius ad ostensionem iustitiae suae, cum praetermisisset praecedentia delicta
CEI 2008
3,26mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.
Nova Vulgata
ER3,26in sustentatione Dei, ad ostensionem iustitiae eius in hoc tempore, ut sit ipse iustus et iustificans eum, qui ex fide est Iesu.
CEI 2008
Dove dunque sta il vanto? È stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede.
Nova Vulgata
ERUbi est ergo gloriatio? Exclusa est. Per quam legem? Operum? Non, sed per legem fidei.
ERUbi est ergo gloriatio? Exclusa est. Per quam legem? Operum? Non, sed per legem fidei.
CEI 2008
3,28Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
CEI 2008
3,29Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle genti!
CEI 2008
3,30Poiché unico è il Dio che giustificherà i circoncisi in virtù della fede e gli incirconcisi per mezzo della fede.
Nova Vulgata
ER3,30quoniam quidem unus Deus, qui iustificabit circumcisionem ex fide et praeputium per fidem.
CEI 2008
Togliamo dunque ogni valore alla Legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la Legge.