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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Maccabei - 10

1 Maccabei

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Nova Vulgata

CEI 2008 10 Nell'anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemàide, dove fu ben accolto e cominciò a regnare.
10,1-66 Giònata sommo sacerdote, stratega e governatore
anno centosessanta: è l’anno 152/151. Alessandro Epìfane: altro nome di Alessandro Bala, un giovane di umili origini che si oppose a Demetrio come pretendente al trono.
Nova Vulgata 1 Mac10,1Et anno centesimo sexagesimo ascendit Alexander Antiochi filius, Epiphanes, et occupavit Ptolemaidam; et receperunt eum, et regnavit illic.
CEI 2008 10,2Quando lo seppe, il re Demetrio radunò un esercito molto grande e gli mosse contro per fargli guerra.
Nova Vulgata 1 Mac10,2Et audivit Demetrius rex et congregavit exercitum copiosum valde et exivit obviam illi in proelium.
CEI 2008 10,3Demetrio mandò anche lettere a Giònata, con espressioni di amicizia per esaltarlo.
Nova Vulgata 1 Mac10,3Et misit Demetrius epistulam ad Ionathan verbis pacificis, ut magnificaret eum.
CEI 2008 10,4Diceva infatti tra sé: "Affrettiamoci a far pace con Giònata, prima che lui la faccia con Alessandro contro di noi.
Nova Vulgata 1 Mac10,4Dixit enim: «Anticipemus facere pacem cum eo, priusquam faciat cum Alexandro adversum nos;
CEI 2008 10,5Si ricorderà certo di tutti i mali che abbiamo causato a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo".
Nova Vulgata 1 Mac10,5recordabitur enim omnium malorum, quae consummavimus in eum et in fratrem eius et in gentem eius».
CEI 2008 10,6Gli concesse facoltà di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato, e gli fece restituire gli ostaggi che erano nella Cittadella.
Nova Vulgata 1 Mac10,6Et dedit ei potestatem congregare exercitum et fabrificare arma et esse ipsum socium eius; et obsides, qui erant in arce, dixit tradi ei.
CEI 2008 10,7Giònata venne a Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli della Cittadella,
Nova Vulgata 1 Mac10,7Et venit Ionathas in Ierusalem et legit epistulas in auditu omnis populi et eorum, qui in arce erant;
CEI 2008 10,8i quali ebbero grande timore quando sentirono che il re gli aveva concesso facoltà di arruolare milizie.
Nova Vulgata 1 Mac10,8et timuerunt timore magno, cum audirent quoniam dedit ei rex potestatem congregandi exercitum.
CEI 2008 10,9Quelli della Cittadella perciò restituirono gli ostaggi a Giònata, che li rese ai loro genitori.
Nova Vulgata 1 Mac10,9Et tradiderunt, qui erant in arce, Ionathae obsides, et reddidit eos parentibus ipsorum.
CEI 2008 10,10Giònata allora pose la residenza a Gerusalemme e incominciò a ricostruire e rinnovare la città.
Nova Vulgata 1 Mac10,10Et habitavit Ionathas in Ierusalem et coepit aedificare et innovare civitatem;
CEI 2008 10,11Ordinò ai costruttori di edificare le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate per fortificazione, e così fecero.
Nova Vulgata 1 Mac10,11et dixit facientibus opera, ut exstruerent muros et montem Sion in circuitu lapidibus quadratis ad munitionem: et ita fecerunt.
CEI 2008 10,12Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono,
Nova Vulgata 1 Mac10,12Et fugerunt alienigenae, qui erant in munitionibus, quas Bacchides aedificaverat,
CEI 2008 10,13abbandonando ciascuno la sua posizione e tornando alla propria terra;
Nova Vulgata 1 Mac10,13et reliquit unusquisque locum suum et abiit in terram suam;
CEI 2008 10,14solo a Bet-Sur rimasero alcuni traditori della legge e dei comandamenti, e fu quello il loro rifugio.
Nova Vulgata 1 Mac10,14tantum in Bethsura remanserunt aliqui ex his, qui reliquerant legem et praecepta; erat enim ad refugium.
CEI 2008 10,15Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate.
Nova Vulgata
1 Mac10,15Et audivit Alexander rex promissa, quae misit Demetrius Ionathae, et narraverunt ei proelia et virtutes, quas ipse fecit et fratres eius, et labores, quos habuerunt.
CEI 2008 10,16Allora disse: "Troveremo un altro come lui? Facciamocelo amico e nostro alleato".
Nova Vulgata 1 Mac10,16Et ait: «Numquid inveniemus aliquem virum talem? Et nunc faciemus eum amicum et socium nostrum».
CEI 2008 10,17Scrisse e spedì a lui questa lettera:
Nova Vulgata 1 Mac10,17Et scripsit epistulam et misit ei secundum haec verba dicens:
CEI 2008 "Il re Alessandro al fratello Giònata, salute!
10,18-20 Alessandro Bala nomina Giònata sommo sacerdote e gli invia la porpora e la corona d’oro, segni di rango principesco. Giònata apparteneva a una famiglia sacerdotale (2,1), ma la sua non era tra quelle famiglie alle quali fino ad allora erano appartenuti i sommi sacerdoti. Così egli unifica in sé l’autorità religiosa e il potere militare e politico (vedi v. 65 e nota).
Nova Vulgata 1 Mac10,18«Rex Alexander fratri Ionathae salutem.
CEI 2008 10,19Abbiamo sentito dire di te che sei uomo forte e potente e disposto a essere nostro amico.
Nova Vulgata 1 Mac10,19Audivimus de te quod vir potens es viribus et aptus es, ut sis amicus noster;
CEI 2008 10,20Noi dunque ti nominiamo oggi sommo sacerdote del tuo popolo e amico del re - gli aveva inviato anche la porpora e la corona d'oro - perché tu favorisca la nostra causa e mantenga amicizia con noi".
Nova Vulgata 1 Mac10,20et nunc constituimus te hodie summum sacerdotem gentis tuae, et ut amicus voceris regis — et misit ei purpuram et coronam auream — et, quae nostra sunt, sentias nobiscum et conserves amicitias ad nos».
CEI 2008 Giònata indossò le vesti sacre nel settimo mese dell'anno centosessanta, nella festa delle Capanne, arruolò soldati e fece preparare molte armi.
10,21 Sono indicate la data e la festa liturgica del momento in cui Giònata assume la dignità di sommo sacerdote: nel settembre-ottobre del 152, durante la festa delle Capanne. Era questa la festa di ringraziamento per il raccolto (Es 23,16; 34,22; Dt 16,13-16).
Nova Vulgata 1 Mac10,21Et induit se Ionathas stola sancta septimo mense, anno centesimo sexagesimo, in die sollemni Scenopegiae; et congregavit exercitum et fecit arma copiosa.
CEI 2008 10,22Demetrio venne a sapere queste cose e rattristato disse:
Nova Vulgata
1 Mac10,22Et audivit Demetrius verba ista et contristatus est nimis et ait:
CEI 2008 10,23"Perché abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell'accaparrarsi l'amicizia dei Giudei a suo sostegno?
Nova Vulgata 1 Mac10,23«Quid hoc fecimus quod praeoccupavit nos Alexander apprehendere amicitiam Iudaeorum ad firmamentum?
CEI 2008 10,24Scriverò anch'io parole d'invito con proposte di onori e di doni, perché mi siano di aiuto".
Nova Vulgata 1 Mac10,24Scribam et ego illis verba deprecatoria et dignitates et dona, ut sint mecum in adiutorium».
CEI 2008 10,25Scrisse loro in questi termini: "Il re Demetrio alla nazione dei Giudei, salute!
Nova Vulgata 1 Mac10,25Et misit eis secundum haec verba: «Rex Demetrius genti Iudaeorum salutem.
CEI 2008 10,26Avete osservato le nostre alleanze, siete rimasti nella nostra amicizia e non siete passati ai nostri nemici: l'abbiamo saputo e ce ne siamo rallegrati.
Nova Vulgata 1 Mac10,26Quoniam servastis ad nos pactum et mansistis in amicitia nostra et non accessistis ad inimicos nostros, audivimus et gavisi sumus.
CEI 2008 10,27Continuate dunque a mantenerci la vostra fedeltà e ricambieremo con favori quello che farete per noi.
Nova Vulgata 1 Mac10,27Et nunc perseverate adhuc conservare ad nos fidem, et retribuemus vobis bona pro his, quae facitis nobiscum,
CEI 2008 10,28Vi concederemo ampie immunità e vi invieremo doni.
Nova Vulgata 1 Mac10,28et remittemus vobis praestationes multas et dabimus vobis donationes.
CEI 2008 Fin da ora dispenso voi ed esonero tutti i Giudei dal tributo e dalla tassa del sale e dalle corone.
10,29 tassa del sale: tassa personale fondata sul consumo di sale, calcolato mediamente per ogni individuo; corone: doni in natura accompagnati dall’invio di una corona in metallo prezioso.
Nova Vulgata 1 Mac10,29Et nunc absolvo vos et remitto Iudaeos a tributis et pretio salis et a coronis;
CEI 2008 10,30Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre.
Nova Vulgata 1 Mac10,30et pro tertia parte seminis et pro dimidia parte fructus ligni, quod debetur mihi accipere, remitto ex hodierno die et deinceps accipere a terra Iudae et a tribus regionibus, quae additae sunt illi ex Samaritide et Galilaea, ex hodierna die et in totum tempus;
CEI 2008 10,31Gerusalemme con il suo distretto sia santa ed esente dalle decime e dai tributi.
Nova Vulgata
1 Mac10,31et Ierusalem sit sancta et libera et fines eius et decimae et tributa.
CEI 2008 10,32Rinuncio al potere sulla Cittadella di Gerusalemme e la cedo al sommo sacerdote, perché vi stabilisca uomini da lui scelti a presidiarla.
Nova Vulgata 1 Mac10,32Remitto etiam potestatem arcis, quae est in Ierusalem, et do eam summo sacerdoti, ut constituat in ea viros, quoscumque ipse elegerit, qui custodiant eam.
CEI 2008 10,33Rimetto in libertà senza compenso ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domìni; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame.
Nova Vulgata 1 Mac10,33Et omnem animam Iudaeorum, quae captiva est a terra Iudae in omni regno meo, relinquo liberam gratis, et omnes a tributis solvantur etiam pecorum suorum.
CEI 2008 10,34Tutte le feste, i sabati, i noviluni, i giorni stabiliti, il triduo prima e il triduo dopo la festa, siano tutti giorni di esenzione e di immunità per tutti i Giudei che sono nel mio regno;
Nova Vulgata 1 Mac10,34Et omnes dies sollemnes et sabbata et neomeniae et dies decreti et tres dies ante diem sollemnem et tres dies post diem sollemnem sint omnes immunitatis et remissionis omnibus Iudaeis, qui sunt in regno meo; 
CEI 2008 10,35nessuno avrà il potere di intentare causa contro di loro o di disturbarli per alcun motivo.
Nova Vulgata 1 Mac10,35et nemo habebit potestatem agere et perturbare aliquem illorum de omni causa.
CEI 2008 10,36Si arruoleranno nell'esercito del re fino a trentamila uomini e sarà dato loro il soldo, come spetta a tutte le forze del re.
Nova Vulgata 1 Mac10,36Et ascribantur ex Iudaeis in exercitu regis ad triginta milia virorum, et dabuntur illis copiae, ut oportet omnibus exercitibus regis.
CEI 2008 10,37Sarà posto di stanza qualcuno di loro nelle più grandi fortezze del re e alcuni di loro saranno preposti agli affari di fiducia del regno; i loro superiori e i comandanti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsi secondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea.
Nova Vulgata 1 Mac10,37Et ex eis constituentur, qui sint in munitionibus regis magnis, et ex his constituentur super negotia regni, quae aguntur ex fide, et praepositi eorum et principes sint ex eis et ambulent in legibus suis, sicut praecepit rex in terra Iudae.
CEI 2008 10,38I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti alla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorità che non sia quella del sommo sacerdote.
Nova Vulgata 1 Mac10,38Et tres regiones, quae additae sunt Iudaeae ex regione Samariae, addatur Iudaeae reputari, ut sint sub uno et non oboediant alii potestati, nisi summi sacerdotis.
CEI 2008 10,39Assegno Tolemàide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme, per le spese necessarie al santuario.
Nova Vulgata 1 Mac10,39Ptolemaida et confines eius dedi donum sanctis, quae sunt in Ierusalem, ad necessarios sumptus sanctis.
CEI 2008 Dai diritti del re sulle località di mia spettanza, io ogni anno assegno quindicimila sicli d'argento.
10,40 quindicimila sicli d’argento: il siclo, in quanto moneta del conio di Tiro, era di peso superiore al siclo corrente in Israele (vedi nota a Es 30,13).
Nova Vulgata 1 Mac10,40Et ego do singulis annis quindecim milia siclorum argenti de rationibus regis ex locis, quae me contingunt;
CEI 2008 10,41Gli ulteriori contributi, che non sono stati versati dagli incaricati come negli anni precedenti, d'ora in poi saranno corrisposti per le opere del tempio.
Nova Vulgata 1 Mac10,41et omne, quod reliquum fuerit, quod non reddiderant, qui super negotia erant, annis prioribus, ex hoc dabunt in opera domus.
CEI 2008 10,42Oltre a ciò, i cinquemila sicli che venivano prelevati dall'ammontare delle entrate annuali del tempio, sono condonati anch'essi, perché appartengono ai sacerdoti che vi prestano servizio.
Nova Vulgata 1 Mac10,42Et super haec quinque milia siclorum argenti, quanta accipiebant de sanctorum ratione per singulos annos, et haec remittuntur eo quod ipsa ad sacerdotes pertineant, qui ministerio funguntur.
CEI 2008 10,43Chiunque si rifugerà nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona, con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sarà dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno.
Nova Vulgata 1 Mac10,43Et quicumque confugerint in templum, quod est Hierosolymis, et in omnibus finibus eius debentes regalia et quamlibet rem, dimittantur, et universa, quae sunt eis in regno meo.
CEI 2008 10,44Per le costruzioni e i restauri nel tempio le spese saranno sostenute dalla cassa del re.
Nova Vulgata 1 Mac10,44Et ad aedificanda vel restauranda opera sanctorum sumptus dabitur de ratione regis;
CEI 2008 10,45Anche per la costruzione delle mura e delle fortificazioni intorno a Gerusalemme le spese saranno sostenute dall'erario del re e così per la costruzione di mura nella Giudea".
Nova Vulgata 1 Mac10,45et ad exstruendos muros Ierusalem et communiendum in circuitu sumptus dabitur de ratione regis et ad construendos muros in Iudaea».
CEI 2008 10,46Quando Giònata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquità da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire.
Nova Vulgata
1 Mac10,46Ut audivit autem Ionathas et populus sermones istos, non crediderunt eis nec receperunt, quia recordati sunt malitiae magnae, quam fecerat in Israel et tribulaverat eos valde.
CEI 2008 10,47Invece preferirono Alessandro, perché questi era stato il primo ad avviare trattative di pace, e gli furono sempre alleati.
Nova Vulgata 1 Mac10,47Et complacuit eis in Alexandro, quia ipse fuerat eis princeps sermonum pacis, et ipsi auxilium ferebant omnibus diebus.
CEI 2008 10,48Il re Alessandro raccolse grandi forze e uscì in campo contro Demetrio.
Nova Vulgata 1 Mac10,48Et congregavit rex Alexander exercitum magnum et admovit castra contra Demetrium.
CEI 2008 10,49I due re attaccarono battaglia e l'esercito di Demetrio fu messo in fuga; Alessandro lo inseguì ed ebbe la meglio sulle sue truppe.
Nova Vulgata 1 MacEt commiserunt proelium duo reges, et fugit exercitus Alexandri, et insecutus est eum Demetrius et praevaluit adversus eos;
49 Alexandri... Demetrius – In multis mss (Gr et verss) «Demetrii... Alexander»
CEI 2008 10,50La battaglia infuriò fino al tramonto del sole e Demetrio cadde ucciso in quel giorno.
Nova Vulgata 1 Mac10,50et confirmavit proelium nimis, donec occidit sol, et cecidit Demetrius in die illa. 
CEI 2008 10,51Alessandro mandò allora ambasciatori a Tolomeo, re d'Egitto, con questo messaggio:
Nova Vulgata
1 Mac10,51Et misit Alexander ad Ptolemaeum regem Aegypti legatos secundum haec verba dicens:
CEI 2008 10,52"Ecco, sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono dei miei padri; ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio e mi sono impadronito della nostra regione.
Nova Vulgata 1 Mac10,52«Quoniam regressus sum in regnum meum et sedi in sede patrum meorum et obtinui principatum et contrivi Demetrium et possedi regionem nostram
CEI 2008 10,53Infatti gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito sono stati sconfitti da noi, sicché ci siamo seduti sul trono del suo regno.
Nova Vulgata 1 Mac10,53et commisi pugnam cum eo, et contritus est ipse et castra eius a nobis, et sedimus in sede regni eius;
CEI 2008 10,54Ora, perciò, concludiamo tra noi un patto di amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te".
Nova Vulgata 1 Mac10,54et nunc statuamus ad invicem amicitiam, et da mihi filiam tuam uxorem, et ego ero gener tuus et dabo tibi dona et ipsi digna te».
CEI 2008 10,55Il re Tolomeo rispose: "Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno.
Nova Vulgata 1 Mac10,55Et respondit rex Ptolemaeus dicens: «Felix dies, in qua reversus es ad terram patrum tuorum et sedisti in sede regni eorum!
CEI 2008 10,56Io farò quanto hai proposto, ma tu vienimi incontro fino a Tolemàide, perché possiamo vederci l'un l'altro, e io diventerò tuo suocero, come hai chiesto".
Nova Vulgata 1 Mac10,56Et nunc faciam tibi, quae scripsisti, sed occurre in Ptolemaidam, ut videamus invicem nos, et socer fiam tibi, sicut dixisti».
CEI 2008 10,57Tolomeo partì dall'Egitto con la figlia Cleopatra e si recò a Tolemàide nell'anno centosessantadue.
Nova Vulgata 1 Mac10,57Et exivit Ptolemaeus de Aegypto, ipse et Cleopatra filia eius, et venit Ptolemaidam anno centesimo sexagesimo secundo.
CEI 2008 10,58Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le sue nozze a Tolemàide, secondo lo stile dei re, in grande sfarzo.
Nova Vulgata 1 Mac10,58Et occurrit ei Alexander rex, et dedit ei Cleopatram filiam suam et fecit nuptias eius Ptolemaidae sicut reges in magna gloria.
CEI 2008 10,59Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro.
Nova Vulgata
1 Mac10,59Et scripsit rex Alexander Ionathae, ut veniret obviam sibi.
CEI 2008 10,60Egli andò con grande sfarzo a Tolemàide e s'incontrò con i due re; offrì a loro e ai loro amici oro e argento e molti doni, e si guadagnò il loro favore.
Nova Vulgata 1 Mac10,60Et abiit cum gloria Ptolemaidam et occurrit ibi duobus regibus et dedit illis argentum multum et aurum et dona et invenit gratiam in conspectu eorum.
CEI 2008 10,61Si accordarono però contro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non prestò loro ascolto.
Nova Vulgata 1 Mac10,61Et convenerunt adversus eum viri pestilentes ex Israel, viri iniqui interpellantes adversus eum; et non intendit ad eos rex.
CEI 2008 Il re invece diede ordine di far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora, e l'ordine fu eseguito.
10,62 La porpora è il mantello di cerimonia dei cortigiani, secondo l’uso persiano e macedone; il colore attestava una forma di partecipazione alla vita del monarca.
Nova Vulgata 1 Mac10,62Et iussit rex, et exspoliaverunt Ionathan vestibus suis et induerunt eum purpura; et ita fecerunt. Et collocavit eum rex sedere secum.
CEI 2008 10,63Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: "Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui, per qualunque motivo, e nessuno gli rechi molestia in alcun modo".
Nova Vulgata 1 Mac10,63Dixitque principibus suis: «Exite cum eo in medium civitatis et praedicate, ut nemo adversus eum interpellet de ullo negotio, nec quisquam ei molestus sit de ulla ratione».
CEI 2008 10,64Ora, quando i suoi accusatori videro gli onori che riceveva, come proclamava il banditore, e che era stato rivestito di porpora, si dileguarono tutti.
Nova Vulgata 1 Mac10,64Et factum est, ut viderunt, qui interpellabant gloriam eius, quae praedicabatur, et opertum eum purpura, fugerunt omnes.
CEI 2008 Il re gli conferì onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega e governatore della provincia.
10,65 Il titolo di stratega si riferisce al comando militare; quello di governatore della provincia indica il potere civile sulla Giudea.
Nova Vulgata 1 Mac10,65Et magnificavit eum rex et scripsit eum inter primos amicos et posuit eum ducem et participem principatus.
CEI 2008 10,66Così Giònata tornò a Gerusalemme in pace e gioia.
Nova Vulgata 1 Mac10,66Et reversus est Ionathas in Ierusalem cum pace et laetitia.
CEI 2008 Nell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri.
10,67 -11,74 Giònata aumenta ancora il suo potere
anno centosessantacinque: è l’anno 147/146.
Nova Vulgata
1 Mac10,67In anno centesimo sexagesimo quinto venit Demetrius filius Demetrii a Creta in terram patrum suorum;
CEI 2008 10,68Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e tornò ad Antiòchia.
Nova Vulgata 1 Mac10,68et audivit Alexander rex et contristatus est valde et reversus est Antiochiam.
CEI 2008 Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollònio, il quale, radunato un grande esercito, si accampò presso Iàmnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:
10,69 Celesiria: il termine significa “Siria infossata” e veniva dato, ma non sempre in modo uniforme, alla valle dell’Oronte, alla valle del Giordano e alle zone vicine.
Nova Vulgata 1 Mac10,69Et constituit Demetrius rex Apollonium, qui praeerat Coelesyriae, et congregavit exercitum magnum; et accessit ad Iamniam et misit ad Ionathan summum sacerdotem
CEI 2008 10,70"Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perché ti fai forte contro di noi stando sui monti?
Nova Vulgata 1 Mac10,70dicens: «Tu omnino solus resistis nobis; ego autem factus sum in derisum et in opprobrium propter te; et quare tu potestatem adversum nos exerces in montibus?
CEI 2008 10,71Ora, se sei tanto sicuro delle tue forze, scendi contro di noi nella pianura e qui misuriamoci, perché con me c'è la forza delle città.
Nova Vulgata 1 Mac10,71Nunc ergo si confidis in virtutibus tuis, descende ad nos in campum, et comparemus illic invicem, quia mecum est virtus civitatum.
CEI 2008 10,72Infórmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri che ci aiutano. Ti diranno: "Non potete tenere saldo il piede davanti a noi, perché già due volte sono stati da noi respinti i tuoi padri nella loro terra".
Nova Vulgata 1 Mac10,72Interroga et disce quis sum ego et ceteri, qui auxilio sunt nobis, et dicunt: “Non potest stare pes vester ante faciem nostram, quia bis in fugam conversi sunt patres tui in terra sua”.
CEI 2008 10,73Così ora non potrai resistere alla cavalleria e a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'è roccia né scoglio né luogo in cui rifugiarsi".
Nova Vulgata 1 Mac10,73Et nunc non poteris sustinere equitatum et exercitum talem in campo, ubi non est lapis neque silex neque locus fugiendi».
CEI 2008 10,74Quando Giònata intese le parole di Apollònio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo.
Nova Vulgata
1 Mac10,74Ut audivit autem Ionathas sermones Apollonii, motus est animo et elegit decem milia virorum et exiit ab Ierusalem, et occurrit ei Simon frater eius in adiutorium.
CEI 2008 Si accampò presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la città, perché a Giaffa c'era un presidio di Apollònio. Le diedero l'assalto
10,75 Giaffa: vicino alla moderna Tel-Aviv, costituiva il miglior porto della regione, dal Carmelo all’Egitto.
Nova Vulgata 1 Mac10,75Et applicuit castra in Ioppen; et excluserunt eum, qui erant de civitate, quia custodia Apollonii in Ioppe erat, et oppugnaverunt eam.
CEI 2008 10,76e i cittadini, spaventati, aprirono. Così Giònata divenne padrone di Giaffa.
Nova Vulgata 1 Mac10,76Et exterriti, qui erant in civitate, aperuerunt ei, et obtinuit Ionathas Ioppen.
CEI 2008 10,77Apollònio lo seppe e mise in campo tremila cavalieri e molte truppe e si mosse verso Azoto, come se intendesse fare quel percorso; ma subito si spinse nella pianura, poiché aveva una cavalleria numerosa, sulla quale contava.
Nova Vulgata 1 Mac10,77Et audivit Apollonius et admovit tria milia equitum et exercitum multum. Et abiit Azotum tamquam iter faciens et statim exiit in campum, eo quod haberet multitudinem equitum et confideret in eis.
CEI 2008 10,78Giònata lo inseguì alle spalle in direzione di Azoto e gli eserciti attaccarono battaglia.
Nova Vulgata 1 Mac10,78Et insecutus est eum Ionathas in Azotum, et exercitus commiserunt proelium.
CEI 2008 10,79Apollònio aveva lasciato un migliaio di cavalieri nascosti dietro di loro;
Nova Vulgata 1 Mac10,79Et reliquit Apollonius mille equites post eos occulte.
CEI 2008 10,80Giònata però si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe dal mattino alla sera.
Nova Vulgata 1 Mac10,80Et cognovit Ionathas quoniam insidiae sunt post se; et circuierunt castra eius et iecerunt iacula in populum a mane usque ad vesperam.
CEI 2008 10,81Ma le truppe tennero fermo, come aveva ordinato Giònata, mentre i cavalli di quelli si stancarono.
Nova Vulgata 1 Mac10,81Populus autem stabat, sicut praeceperat Ionathas, et laboraverunt equi eorum.
CEI 2008 10,82Allora Simone fece uscire le sue riserve e attaccò la falange e, poiché la cavalleria ormai era esausta, quelli furono da lui travolti e si diedero alla fuga;
Nova Vulgata 1 Mac10,82Et eiecit Simon exercitum suum et commisit contra legionem; equites enim fatigati erant. Et contriti sunt ab eo et fugerunt,
CEI 2008 10,83i cavalieri si dispersero nella pianura: fuggirono verso Azoto ed entrarono in Bet-Dagon, il tempio del loro idolo, in cerca di scampo.
Nova Vulgata 1 Mac10,83et equi dispersi sunt in campo et fugerunt in Azotum et intraverunt in Bethdagon idolum suum, ut ibi se liberarent.
CEI 2008 10,84Giònata allora incendiò Azoto e le città dei dintorni, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon con quanti vi si erano rifugiati.
Nova Vulgata 1 Mac10,84Et succendit Ionathas Azotum et civitates, quae erant in circuitu eius, et accepit spolia eorum et templum Dagon et omnes, qui fugerunt in illud, succendit igne.
CEI 2008 10,85Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini.
Nova Vulgata 1 Mac10,85Et fuerunt, qui ceciderunt gladio cum his qui succensi sunt, fere octo milia virorum.
CEI 2008 Poi Giònata tolse il campo di là e si accampò di fronte ad Àscalon, e i cittadini gli vennero incontro con grandi onori.
10,86 Àscalon: antica e importante città filistea.
Nova Vulgata 1 Mac10,86Et movit inde Ionathas castra et applicuit ad Ascalonem, et exierunt de civitate obviam illi in magna gloria.
CEI 2008 10,87Così Giònata tornò a Gerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino.
Nova Vulgata 1 Mac10,87Et reversus est Ionathas in Ierusalem cum suis habentibus spolia multa.
CEI 2008 10,88Il re Alessandro, udendo queste notizie, aumentò gli onori a Giònata;
Nova Vulgata 1 Mac10,88Et factum est, ut audivit Alexander rex sermones istos, et addidit adhuc glorificare Ionathan
CEI 2008 gli inviò la fibbia d'oro, che si usa donare ai parenti del re, e gli diede in possesso Ekron e tutto il suo territorio.


10,89 parenti del re: la classe più elevata dei dignitari di corte. Ekron: altra città filistea.
Nova Vulgata 1 Mac10,89et misit ei fibulam auream, sicut consuetudo est dari cognatis regum, et dedit ei Accaron et omnes fines eius in possessionem.