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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 40

Ezechiele

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Nova Vulgata

CEI 2008 40 Nell'anno venticinquesimo della nostra deportazione, al principio dell'anno, il dieci del mese, quattordici anni da quando era stata presa la città, in quel medesimo giorno, la mano del Signore fu sopra di me ed egli mi condusse là.
40,1-48,35 VISIONE DEL NUOVO TEMPIO E DELLA NUOVA TERRA
40,1-49 Visione del nuovo tempio: l’area sacra
40,1-49 La descrizione del nuovo tempio comincia dall’esterno, dal muro che separa l’area sacra dal resto della città, per passare poi alle porte e ai cortili.
40,1 Nell’anno venticinquesimo: nel 573. Il libro di Ezechiele si conclude con una visione maestosa, che costituisce un programma per la vita futura d’Israele, dopo il ritorno dall’esilio. Centro della vita del popolo sarà il tempio, di nuovo abitato dalla gloria del Signore. L’ultimo brano descrive la nuova Gerusalemme, un’immagine ripresa dal libro dell’Apocalisse (Ap 21).
40,1-49 Visione del nuovo tempio: l’area sacra
Nova Vulgata Ez40,1In vicesimo et quinto anno transmigrationis nostrae, in exordio anni, decima mensis, quarto decimo anno, postquam percussa est civitas, in ipsa hac die facta est super me manus Domini et adduxit me illuc.
CEI 2008 40,2In visione divina mi condusse nella terra d'Israele e mi pose sopra un monte altissimo, sul quale sembrava costruita una città, dal lato di mezzogiorno.
Nova Vulgata Ez40,22 In visionibus Dei adduxit me in terram Israel et posuit me super montem excelsum nimis, super quem erat quasi aedificium civitatis ad austrum.
CEI 2008 Egli mi condusse là: ed ecco un uomo, il cui aspetto era come di bronzo, in piedi sulla porta, con una cordicella di lino in mano e una canna per misurare.
40,3  ed ecco un uomo: è un inviato divino. Il luccicare del bronzo indica la vicinanza di questa creatura a Dio. La cordicella si usava per le misure lineari lunghe, la canna per quelle più brevi.
Nova Vulgata Ez40,3Et introduxit me illuc; et ecce vir, cuius erat species quasi species aeris, et funiculus lineus in manu eius, et calamus mensurae in manu eius, stabat autem in porta.
CEI 2008 40,4Quell'uomo mi disse: "Figlio dell'uomo: osserva e ascolta attentamente e fa' attenzione a quanto io sto per mostrarti. Tu sei stato condotto qui perché io te lo mostri e tu poi manifesti alla casa d'Israele quello che avrai visto".
Nova Vulgata Ez40,4Et locutus est ad me idem vir: «Fili hominis, vide oculis tuis et auribus tuis audi et pone cor tuum in omnia, quae ego ostendam tibi, quia ut ostendantur tibi, adductus es huc; annuntia omnia, quae tu vides, domui Israel».
CEI 2008 Ed ecco, il tempio era tutto recinto da un muro. La canna per misurare che l'uomo teneva in mano era di sei cubiti, ciascuno di un cubito e un palmo. Egli misurò lo spessore del muro: era una canna, e l'altezza una canna.
40,5 cubito: unità di misura lineare. Esistevano due tipi di cubito: il cubito breve, corrispondente a circa 45 centimetri, e il cubito lungo, di circa 52,5 centimetri. Con l’espressione un cubito e un palmo Ezechiele indica il cubito lungo, usato per tutte le misure riportate nel capitolo.
Nova Vulgata
Ez40,5Et ecce murus forinsecus in circuitu domus undique, et in manu viri calamus mensurae sex cubitorum, qui habebant cubitum et palmum; et mensus est latitudinem aedificii calamo uno, altitudinem quoque calamo uno.
CEI 2008 40,6Poi andò alla porta che guarda a oriente, salì i gradini e misurò la soglia della porta; era una canna di larghezza.
Nova Vulgata
EzEt venit ad portam, quae respiciebat viam orientalem, et ascendit per gradus eius et mensus est limen portae calamo uno latitudinem
6 Latitudinem – Omitte cum Gr «limen unum calamus unus latitudo» (dittographia vel glossa)
CEI 2008 40,7Ogni stanza misurava una canna di lunghezza e una di larghezza, da una stanza all'altra vi erano cinque cubiti: anche la soglia della porta dal lato del vestibolo della porta stessa, verso l'interno, era di una canna.
Nova Vulgata Ez40,7et cubiculum uno calamo in longum et uno calamo in latum et inter cubicula quinque cubitos et limen portae iuxta vestibulum portae intrinsecus calamo uno.
CEI 2008 40,8Misurò il vestibolo della porta:
Nova Vulgata EzEt mensus est vestibulum portae
8 Omitte (post portae) cum multis mss Hebraicis, Syr et Vg «intrinsecus calamo uno et mensus est 
vestibulum portae» (dittographia)
CEI 2008 40,9era di otto cubiti; i pilastri di due cubiti. Il vestibolo della porta era verso l'interno.
Nova Vulgata Ez40,9octo cubitorum et postem eius duobus cubitis; vestibulum autem portae erat intrinsecus.
CEI 2008 40,10Le stanze della porta a oriente erano tre da una parte e tre dall'altra, tutt'e tre della stessa grandezza, come di una stessa misura erano i pilastri da una parte e dall'altra.
Nova Vulgata Ez40,10Porro cubicula portae ad viam orientalem, tria hinc et tria inde, mensura una trium et mensura una postium ex utraque parte.
CEI 2008 40,11Misurò la larghezza dell'apertura della porta: era di dieci cubiti; l'ampiezza della porta era di tredici cubiti.
Nova Vulgata Ez40,11Et mensus est latitudinem ostii portae decem cubitorum et longitudinem portae tredecim cubitorum,
CEI 2008 40,12Davanti alle stanze vi era un parapetto di un cubito, da un lato e dall'altro; ogni stanza misurava sei cubiti per lato.
Nova Vulgata Ez40,12et saeptum ante cubicula cubiti unius utrimque; cubicula autem sex cubitorum erant hinc et inde.
CEI 2008 40,13Misurò poi la porta dal tetto di una stanza al suo opposto: la larghezza era di venticinque cubiti, da un'apertura all'altra.
Nova Vulgata Ez40,13Et mensus est portam a tecto cubiculi usque ad tectum eius a contra, latitudinem viginti et quinque cubitorum, ostium contra ostium,
CEI 2008 40,14I pilastri li calcolò alti sessanta cubiti; dai pilastri cominciava il cortile che circondava la porta.
Nova Vulgata Ez(14)
14 Textus obscurus qui interrumpit contextum: «et fecit postes sexaginta cubitos et ad postem atrii
porta in circuitu in circuitu»
CEI 2008 40,15Dalla facciata della porta d'ingresso alla facciata del vestibolo della porta interna vi era uno spazio di cinquanta cubiti.
Nova Vulgata Ezet a facie ingressus portae usque ad faciem vestibuli portae intrinsecus, quinquaginta cubitos.
15 Et a facie – Lege ûmillifnê (sicut v. 19); TM «et contra faciem»
CEI 2008 40,16Le stanze e i pilastri avevano finestre con grate verso l'interno intorno alla porta, come anche vi erano finestre intorno che davano sull'interno del vestibolo. Sui pilastri erano disegnate delle palme.
Nova Vulgata Ez40,16Et erant fenestrae marginatae in cubiculis et in postibus intra portam undique per circuitum; similiter autem erant et in vestibulo fenestrae per gyrum intrinsecus, et ante postes pictura palmarum.
CEI 2008 40,17Poi mi condusse nel cortile esterno e vidi delle stanze e un lastricato costruito intorno al cortile; trenta erano le stanze lungo il lastricato.
Nova Vulgata
Ez40,17Et eduxit me ad atrium exterius, et ecce exedrae et pavimentum stratum lapide in atrio per circuitum, triginta exedrae in circuitu pavimenti;
CEI 2008 40,18Il lastricato si estendeva ai lati delle porte per una estensione uguale alla larghezza delle porte stesse: era il lastricato inferiore.
Nova Vulgata Ez40,18et pavimentum ad latus portarum secundum longitudinem portarum; hoc erat pavimentum inferius.
CEI 2008 40,19Misurò lo spazio dalla facciata della porta inferiore alla facciata della porta interna, erano cento cubiti a oriente e a settentrione.
Nova Vulgata EzEt mensus est latitudinem a facie portae inferioris usque ad frontem portae interioris extrinsecus, centum cubitos. Sic oriens. Et sic aquilo.
19 Portae2 – Lege cum Gr haššaar; TM «atrii»
CEI 2008 40,20Poi misurò la lunghezza e la larghezza della porta che guarda a settentrione e conduce al cortile esterno.
Nova Vulgata
Ez40,20Portam quoque, quae respiciebat viam aquilonis atrii exterioris, mensus est, tam in longitudine quam in latitudine;
CEI 2008 40,21Le sue stanze, tre da una parte e tre dall'altra, i pilastri, il vestibolo avevano le stesse dimensioni della prima porta: cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza.
Nova Vulgata Ez40,21et cubicula eius, tria hinc et tria inde, et postes eius et vestibulum eius secundum mensuram portae prioris; quinquaginta cubitorum longitudo eius et latitudo viginti quinque cubitorum.
CEI 2008 40,22Le finestre, il vestibolo e le palme avevano le stesse dimensioni di quelle della porta che guarda a oriente. Vi si accedeva per sette scalini: il vestibolo era davanti.
Nova Vulgata EzEt fenestrae vestibuli eius et sculpturae palmarum secundum mensuram portae, quae respiciebat ad orientem; et septem graduum erat ascensus eius, et vestibulum intrinsecus.
22 Et fenestrae vestibuli eius – lege weḥallônê ’êlammô; TM «et fenestrae eius et vestibula eius»
CEI 2008 40,23Vi era una porta verso il cortile interno, di fronte alla porta settentrionale, come quella orientale; misurò la distanza fra porta e porta: erano cento cubiti.
Nova Vulgata Ez40,23Et porta atrii interioris contra portam aquilonis sicut in porta orientali; et mensus est a porta usque ad portam centum cubitos.
CEI 2008 40,24Mi condusse poi verso mezzogiorno: ecco una porta rivolta a mezzogiorno. Ne misurò i pilastri e il vestibolo: avevano le stesse dimensioni.
Nova Vulgata
Ez40,24Et duxit me ad viam australem, et ecce porta, quae respiciebat ad austrum; et mensus est postes eius et vestibulum eius iuxta mensuras superiores.
CEI 2008 40,25Intorno alla porta, come intorno al vestibolo, vi erano finestre uguali alle altre finestre: cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza.
Nova Vulgata Ez40,25Et fenestrae eius et vestibuli in circuitu sicut fenestrae ceterae; quinquaginta cubitorum longitudo erat et latitudo viginti quinque cubitorum.
CEI 2008 40,26Vi si accedeva per sette gradini: il vestibolo stava verso l'interno. Sui pilastri, da una parte e dall'altra, vi erano ornamenti di palme.
Nova Vulgata Ez40,26Et in gradibus septem ascendebatur ad eam, et vestibulum erat intrinsecus, et caelatae palmae erant, una hinc et altera inde, in postibus eius.
CEI 2008 40,27Il cortile interno aveva una porta verso mezzogiorno; egli misurò la distanza fra porta e porta in direzione del mezzogiorno: erano cento cubiti.
Nova Vulgata Ez40,27Et porta erat atrio interiori in via australi, et mensus est a porta usque ad portam in via australi centum cubitos.
CEI 2008 40,28Allora mi introdusse nel cortile interno, per la porta meridionale, e misurò questa porta: aveva le stesse dimensioni.
Nova Vulgata
Ez40,28Et introduxit me in atrium interius per portam australem et mensus est portam iuxta mensuras superiores;
CEI 2008 40,29Le stanze, i pilastri e il vestibolo avevano le medesime misure. Intorno alla porta, come intorno al vestibolo, vi erano finestre: cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza.
Nova Vulgata Ez40,29cubicula eius et postes eius, et vestibulum eius eisdem mensuris; et fenestrae erant ei et vestibulo eius in circuitu. Quinquaginta cubitorum longitudo erat et latitudo viginti quinque cubitorum.
CEI 2008 40,30Intorno vi erano vestiboli di venticinque cubiti di lunghezza per cinque di larghezza.
Nova Vulgata Ez(30)
30 «et vestibula per gyrum longitudine viginti quinque cubitorum et latitudine quinque cubitorum»
– Omitte paucis mss Hebraicis et Gr (est varia lectio v. 29b)
CEI 2008 40,31Il suo vestibolo era rivolto verso il cortile esterno; sui pilastri c'erano ornamenti di palme, e i gradini per i quali vi si accedeva erano otto.
Nova Vulgata Ez40,31Et vestibulum eius respiciebat ad atrium exterius, et palmae in postibus eius, et octo gradus erant, quibus ascendebatur ad eam.
CEI 2008 40,32Poi mi condusse nel cortile interno che guarda a oriente e misurò la porta: aveva le solite dimensioni.
Nova Vulgata Ez40,32Et introduxit me in atrium interius per viam orientalem et mensus est portam secundum mensuras superiores;
CEI 2008 40,33Le stanze, i pilastri e il vestibolo avevano le stesse dimensioni. Intorno alla porta, come intorno al vestibolo, vi erano finestre: cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza.
Nova Vulgata Ez40,33cubicula eius et postes eius et vestibulum eius sicut supra; et fenestrae erant ei et vestibulo eius in circuitu. Longitudo erat quinquaginta cubitorum et latitudo viginti quinque cubitorum.
CEI 2008 40,34Il suo vestibolo dava sul cortile esterno: sui pilastri, da una parte e dall'altra, vi erano ornamenti di palme, e i gradini per i quali vi si accedeva erano otto.
Nova Vulgata Ez40,34Et vestibulum eius respiciebat ad atrium exterius, et palmae caelatae in postibus eius hinc et inde et in octo gradibus ascensus eius.
CEI 2008 40,35Poi mi condusse alla porta settentrionale e la misurò: aveva le solite dimensioni,
Nova Vulgata
Ez40,35Et introduxit me ad portam, quae respiciebat ad aquilonem, et mensus est secundum mensuras superiores
CEI 2008 40,36come le stanze, i pilastri e il vestibolo. Intorno vi erano finestre: cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza.
Nova Vulgata Ez40,36cubicula eius et postes eius et vestibulum eius; et fenestrae ei erant per circuitum. Longitudo quinquaginta cubitorum erat et latitudo viginti quinque cubitorum.
CEI 2008 40,37Il suo vestibolo dava sul cortile esterno; sui pilastri, da una parte e dall'altra, c'erano ornamenti di palme, e i gradini per cui vi si accedeva erano otto.
Nova Vulgata Ez40,37Et vestibulum eius respiciebat ad atrium exterius, et caelatura palmarum in postibus illius hinc et inde et in octo gradibus ascensus eius.
CEI 2008 40,38C'era anche una stanza con un'entrata propria vicino ai pilastri delle porte; là venivano lavati gli olocausti.
Nova Vulgata EzEt erat exedra, cuius ostium in vestibulo portae; ibi lavabunt holocaustum.
38 In vestibulo portae – Lege cum Gr et Syr be’ûlam haššaar; TM «in postibus, portae»
CEI 2008 40,39Nel vestibolo della porta vi erano due tavole da una parte e due dall'altra, sulle quali venivano sgozzati gli olocausti e i sacrifici per il peccato e i sacrifici di riparazione.
Nova Vulgata Ez40,39Et in vestibulo portae duae mensae hinc et duae mensae inde, ut mactetur su-per eas holocaustum et pro peccato et pro delicto.
CEI 2008 40,40Altre due tavole erano sul lato esterno, a settentrione di chi entra per la porta, e due tavole all'altro lato, presso il vestibolo della porta.
Nova Vulgata EzEt ad latus extra vestibulum ad ostium portae, quae respicit ad aquilonem, duae mensae; et ad la tus alterum vestibuli portae duae mensae.
40 Vestibulum – Lege lā’ûlām (cfr. 40b); TM «ascendenti»
CEI 2008 40,41Così a ciascun lato della porta c'erano quattro tavole da una parte e quattro tavole dall'altra: otto tavole in tutto. Su di esse si sgozzavano le vittime.
Nova Vulgata Ez40,41Quattuor mensae hinc et quattuor mensae inde ad latus portae: octo mensae erant, super quas mactabunt.
CEI 2008 40,42C'erano poi altre quattro tavole di pietre squadrate, per gli olocausti, lunghe un cubito e mezzo, larghe un cubito e mezzo e alte un cubito: su di esse venivano deposti gli strumenti con i quali si immolavano gli olocausti e gli altri sacrifici.
CEI 2008 40,43Uncini d'un palmo erano attaccati all'interno tutt'intorno; sulle tavole si mettevano le carni delle offerte.
CEI 2008 40,44Fuori della porta interna, nel cortile interno, vi erano due stanze: quella accanto alla porta settentrionale guardava a mezzogiorno, l'altra accanto alla porta meridionale guardava a settentrione.
Nova Vulgata EzEt extra portam interiorem exedrae duae, in atrio interiori; una erat in latere portae respicientis ad aquilonem, et facies eius contra viam australem, et una ex latere portae australis, quae respiciebat ad viam aquilonis.
44 Duae – Lege cum Gr šettajim; TM «cantorum» 
Una1 – Lege cum Gr ’aḥat; TM «quod» 
Et facies eius – Lege ûfānêhā; TM «et facies eorum» 
Et una – Lege cum Gr we’aḥat; TM «unus»? 
Australis – Lege cum Gr haddārôm; TM «orientalis»
Quae respiciebat – Lege cum Gr ûfānêhā; TM «facies (pe
CEI 2008 40,45Egli mi disse: "La stanza che guarda a mezzogiorno è per i sacerdoti che hanno cura del tempio,
Nova Vulgata Ez40,45Et dixit ad me: «Haec est exedra, quae respicit viam meridianam; sacerdotum erit, qui excubant in custodiis templi.
CEI 2008 40,46mentre la stanza che guarda a settentrione è per i sacerdoti che hanno cura dell'altare: sono essi i figli di Sadoc, che, tra i figli di Levi, si avvicinano al Signore per il suo servizio".
Nova Vulgata Ez40,46Porro exedra, quae respicit ad viam aquilonis, sacerdotum erit, qui excubant ad ministerium altaris: isti sunt filii Sadoc, qui accedunt de filiis Levi ad Do-minum, ut ministrent ei».
CEI 2008 40,47Misurò quindi il cortile: era un quadrato di cento cubiti di larghezza per cento di lunghezza. L'altare era di fronte al tempio.
Nova Vulgata
Ez40,47Et mensus est atrium longitudine centum cubitorum et latitudine centum cubitorum per quadrum. Altare autem erat ante faciem templi.
CEI 2008 40,48Mi condusse poi nel vestibolo del tempio e ne misurò i pilastri: erano ognuno cinque cubiti da una parte e cinque cubiti dall'altra; la larghezza della porta era di tre cubiti da una parte e tre cubiti dall'altra.
Nova Vulgata
EzEt introduxit me in vestibulum templi; et mensus est postes vestibuli quinque cubitis hinc et quinque cubitis inde et latitudinem portae quattuordecim cubitorum et latera portae trium cubitorum hinc et trium cubitorum inde;
48 Postes – Lege cum Gr ’êlê; TM «postem» 
Quattordecim cubitorum et latera portae – Adde cum Gr ’arba eśrēh ’ammāh wekitfôt haššaar; TM omittit propter homoeoteleuton
CEI 2008 40,49La lunghezza del vestibolo era di venti cubiti e la larghezza di dodici cubiti. Vi si accedeva per mezzo di dieci gradini; accanto ai pilastri c'erano due colonne, una da una parte e una dall'altra.


Nova Vulgata Ezlongitudinem autem vestibuli viginti cubitorum et latitudinem duodecim cubitorum, et decem gradibus ascendebatur ad illud, et columnae erant in postibus, una hinc et altera inde.
49 Duodecim – Lege cum Gr šettê eśrēh; TM «undecim» 
Decem – Lege cum Gr eśer; TM «quibus» (?)