Nova Vulgata - Novum Testamentum - Ad Corinthios Epistula I Sancti Pauli Apostoli - 5
Ad Corinthios Epistula I Sancti Pauli Apostoli
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Interconfessionale
Nova Vulgata
5
5,1Omnino auditur inter vos fornicatio et talis fornicatio qualis nec inter gentes, ita ut uxorem patris aliquis habeat.
Interconfessionale
1CorTutti sanno che vi sono casi di immoralità in mezzo a voi. Ve n’è addirittura uno, così grave, che non si sopporta neppure tra i pagani: uno di voi convive con la sua matrigna.
Rimandi
Note al Testo
5,1
matrigna: probabilmente la seconda moglie del padre. La legge ebraica (Levitico 18,8) e quella romana proibivano di sposarsi con la matrigna.
Nova Vulgata
5,2Et vos inflati estis et non magis luctum habuistis, ut tollatur de medio vestrum, qui hoc opus fecit?
Interconfessionale
1Cor5,2E siete anche pieni di superbia! Dovreste invece essere pieni di tristezza e allontanare da voi chi commette un tale misfatto.
Nova Vulgata
5,5tradere huiusmodi Satanae in interitum carnis, ut spiritus salvus sit in die Domini.
Interconfessionale
1Cordovrete abbandonare quel tale a *Satana. ∆Soffrirà la carne, affinché possa essere salvato lo spirito nel giorno del Signore.
Rimandi
Note al Testo
5,5
abbandonare… a Satana: con questa espressione si vuole indicare l’esclusione almeno momentanea dalla comunità cristiana (vedi 1 Timòteo 1,20). — Soffrirà la carne… Signore: altri: questo individuo sia abbandonato a Satana, per la rovina della sua carne.
Nova Vulgata
5,7Expurgate vetus fermentum, ut sitis nova consparsio, sicut estis azymi. Etenim Pascha nostrum immolatus est Christus!
Interconfessionale
1CorTogliete via quel vecchio lievito che vi corrompe. Siate come una pasta nuova, come i *pani non lievitati di Pasqua. E lo siete già, perché Cristo, il nostro agnello pasquale, è già stato sacrificato.
Nova Vulgata
Itaque festa celebremus, non in fermento veteri neque in fermento malitiae et nequitiae, sed in azymis sinceritatis et veritatis.
Interconfessionale
1CorCelebriamo dunque la nostra Pasqua senza il vecchio lievito del peccato e dell’immoralità. Serviamoci invece del pane non lievitato, immagine di purezza e di verità.
Nova Vulgata
5,10Non utique fornicariis huius mundi aut avaris aut rapacibus aut idolis servientibus, alioquin debueratis de hoc mundo exisse!
Interconfessionale
1Cor5,10Ma non pensavo certo a tutti quelli che, in questo mondo, sono immorali, invidiosi, ladri, adoratori di idoli, altrimenti dovreste vivere lontano da ogni terra abitata.
Nova Vulgata
5,11Nunc autem scripsi vobis non commisceri, si is qui frater nominatur, est fornicator aut avarus aut idolis serviens aut maledicus aut ebriosus aut rapax; cum eiusmodi nec cibum sumere.
Interconfessionale
1CorVolevo dire: non abbiate più rapporti con quelli che dichiarano di essere credenti, ma poi, di fatto, sono immorali, invidiosi, adoratori di idoli, calunniatori, ubriaconi, ladri. Con simile gente non dovete neppure mangiare insieme.