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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Isaiae - 10

Isaiae

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Interconfessionale

Nova Vulgata 10
10,1Vae, qui condunt leges iniquas

et scribentes iniustitiam scribunt,

Interconfessionale IsGuai a voi che fate leggi ingiuste
per opprimere il mio popolo.
Rimandi
10,1 Guai Is 5,8.11.18.20-22. — leggi ingiuste Sal 94,20.
Nova Vulgata
10,2Vae, qui condunt leges iniquas

et scribentes iniustitiam scribunt,

Interconfessionale IsCosì negate la giustizia ai poveri
e li private dei loro diritti;
sottraete alle vedove e agli orfani
i loro beni.
Rimandi
10,2 negata la giustizia ai poveri Is 1,17.23; 3,14-15; Am 2,6-8; 5,7.10-15; 6,12; 8,4-6; cfr. Is 11,4; 16,5; Prv 22,22. — vedove e orfani Is 1,17+; Ger 49,11; Ez 22,7.
Nova Vulgata
10,3Quid facietis in die visitationis

et calamitatis de longe venientis?

Ad cuius confugietis auxilium

et ubi derelinquetis gloriam vestram?

Interconfessionale IsCome farete quando Dio vi punirà?
Che sarà di voi quando da lontano vi giungeranno i disastri?
Dove correrete a chiedere aiuti?
Dove andrete a nascondere le vostre ricchezze?
Rimandi
10,3 come farete? Ger 5,31; Gb 31,14. — quando Dio vi punirà Is 3,14; Os 9,7; cfr. Is 2,12. — fuga Is 20,6; 24,18; 30,16-17. — ricchezze Sof 1,18.
Nova Vulgata
10,4Nam incurvabimini subter captivos

et infra occisos cadetis.

In omnibus his non est aversus furor eius,

sed adhuc manus eius extenta.

Interconfessionale Is10,4Sarete uccisi in guerra
o deportati come prigionieri.
Eppure l’ira del Signore non è ancora finita;
egli continuerà a punire.
Nova Vulgata
10,5Vae Assur, virga furoris mei

et baculus in manu mea, indignatio mea!

Interconfessionale IsDice il Signore: «L’Assiria!
Per me è un bastone per punire,
una verga per castigare.
Rimandi
10,5 l’Assiria Is 10,24-27; 14,25; 30,27-33; 37,22-35. — strumento del castigo di Dio Is 5,26-30; 7,18.20; 8,7; cfr. 13,5; 36,10; 37,26; cfr. Ger 51,23.
Nova Vulgata
10,6Ad gentem impiam mitto eum

et contra populum furoris mei mando illi,

ut auferat spolia et diripiat praedam

et ponat illum in conculcationem

quasi lutum platearum.

Interconfessionale IsMando l’Assiria contro una nazione empia,
che ha suscitato la mia collera.
La mando a saccheggiare, a depredare
e a calpestare questo popolo,
come il fango della strada».
Rimandi
10,6 saccheggio Is 8,1-4.
Nova Vulgata
10,7Ipse autem non sic arbitratur,

et cor eius non ita existimat;

sed in corde suo ad conterendum

et ad internecionem gentium non paucarum.

Interconfessionale Is10,7Ma gli Assiri hanno in mente altri piani di guerra.
Sono decisi a distruggere una nazione dopo l’altra.
Nova Vulgata
10,8Dicet enim: «Numquid non principes mei omnes reges sunt?

Interconfessionale IsEssi si vantano e dicono:
«Ogni nostro comandante vale quanto un re!
Rimandi
10,8 gli Assiri si vantano e dicono Is 36,18-20.
Note al Testo
10,8 Ogni nostro… un re: altri: Forse i miei prìncipi non sono altrettanti re?
Nova Vulgata
10,9Numquid non ut Charcamis sic Chalano?

Numquid non ut Arphad sic Emath?

Numquid non ut Damascus sic Samaria?

Interconfessionale IsAbbiamo conquistato le città di Calno e di Càrchemis.
La città di Camat è stata presa
e così pure Arpad, Samaria e Damasco.
Rimandi
10,9 Camat e Arpad Is 36,19; 37,13. — Samaria e Damasco Is 8,4.
Note al Testo
10,9 Calno, Càrchemis, Camat, Arpad e Damasco erano città della Siria sottomesse dall’Assiria tra il 738 e il 717 c. C. Samaria, invece, capitale del regno d’Israele, fu presa nel 722/721 a.C.
Nova Vulgata
10,10Quomodo apprehendit manus mea regna idololatra,

quorum simulacra plura sunt quam in Ierusalem et in Samaria,

Interconfessionale IsAbbiamo annientato questi regni
che fanno più idoli di Gerusalemme e di Samaria.
Rimandi
10,10 gli idoli delle nazioni vinte Is 36,18-20; 37,12.
Nova Vulgata
10,11numquid non sicut feci Samariae et idolis eius,

sic faciam Ierusalem et simulacris eius?».

Interconfessionale Is10,11Come abbiamo distrutto Samaria e tutti i suoi idoli,
faremo lo stesso a Gerusalemme
e a tutte le statue adorate dai suoi abitanti».
Nova Vulgata
10,12Et erit: cum impleverit Dominus cuncta opera sua in monte Sion et in Ierusalem, visitabo super fructum superbiae cordis regis Assyriae et super arrogantiam altitudinis oculorum eius.
Interconfessionale IsMa dice il Signore: «Quando avrò finito con il monte Sion e con Gerusalemme, punirò anche il re di Assiria per il suo orgoglio e la sua presunzione».
Rimandi
10,12 l’opera del Signore Is 5,12; 28,21-22; 29,1-4. — Il suo intervento contro l’Assiria Is 33,1; 37,36-38. — orgoglio e presunzione Is 2,12; 37,23.
Nova Vulgata 10,13Dixit enim:

«In fortitudine manus meae feci

et in sapientia mea, prudens sum enim;

et abstuli terminos populorum,

et scrinia eorum depraedatus sum

et detraxi quasi potens in sublimi sedentes;

Interconfessionale IsInfatti il re di Assiria si vanta dicendo:
«Ho fatto tutto questo da solo.
Sono forte, saggio e intelligente.
Ho spostato i confini delle nazioni
e ho saccheggiato i loro tesori.
Con la mia potenza ho abbattuto
quei popoli.
Rimandi
10,13 i confini delle nazioni Dt 32,8. — spostati 2 Re 17,6.24.
Note al Testo
10,13 Il senso dell’ultima frase del verso è incerto; per questo le traduzioni antiche e moderne sono a volte diverse.
Nova Vulgata
10,14et apprehendit quasi nidum manus mea fortitudinem populorum;

et sicut colliguntur ova derelicta,

sic universam terram ego congregavi,

et non fuit qui moveret pennam aut aperiret os et ganniret».

Interconfessionale Is10,14Ho raccolte nella mia mano le ricchezze dei popoli
come si prendono le uova abbandonate in un nido;
ho preso tutta la terra.
Nessuno ha agitato le ali.
Nessuno ha aperto il becco per gridare».

Nova Vulgata
10,15Numquid gloriabitur securis

contra eum, qui secat in ea?

Aut exaltabitur serra

contra eum, qui trahit eam?

Quomodo si agitet virga elevantem eam,

et exaltet baculus eum, qui non est lignum.

Interconfessionale IsDice ancora il Signore:
«Può una scure vantarsi di essere più grande di chi la usa?
Una sega è forse più importante
di chi la maneggia?
Un bastone non può comandare un uomo,
è l’uomo che maneggia il bastone».
Rimandi
10,15 l’utensile e chi lo usa cfr. Is 29,16; 45,9; Ger 18,2-6. — il vero protagonista della storia Is 37,26-27.
Note al Testo
10,15 Un bastone… il bastone: altri: Come se la verga facesse muovere colui che l’alza, come se il bastone alzasse colui che non è di legno.
Nova Vulgata
10,16Propter hoc mittet Dominator, Dominus exercituum,

in pingues eius tenuitatem;

et subtus gloriam eius

ardor ardebit quasi combustio ignis.

Interconfessionale IsPerciò il Signore, Dio dell’universo,
colpirà con la malattia quell’esercito vigoroso.
Essa sarà come un fuoco ardente.
Rimandi
10,16 il Signore dell’universo Is 1,24+.
Nova Vulgata
10,17Et erit Lumen Israel ignis,

et Sanctus eius flamma;

et succendetur et devorabit spinas eius

et vepres in die una.

Interconfessionale IsDio, la luce d’Israele, diventerà come un fuoco.
Il Santo d’Israele diventerà come una fiamma
che in un sol giorno brucerà ogni cosa,
come se fossero rovi e spine.
Rimandi
10,17 il Santo d’Israele Is 1,4+; 6,3+. — fiamma che brucia ogni cosa Is 1,31; 4,4; 5,24; 9,4.18; 29,6; 30,27.30.33; Am 7,4. — rovi e spine Is 5,6+. — in un sol giorno Is 9,13.
Nova Vulgata
10,18Et gloriam saltus eius
et horti eius
ab anima usque ad carnem consumet,

et erit sicut aeger tabescens;

Interconfessionale Is10,18Quell’esercito è simile
a una foresta e a un giardino
ma Dio lo distruggerà completamente
come una malattia mortale
distrugge un uomo.

Nova Vulgata
10,19et reliquiae ligni saltus eius

tam paucae erunt,

ut puer scribat ea.

Interconfessionale Is10,19Resteranno così pochi alberi nella foresta.
Persino un bambino potrà contarli.
Nova Vulgata
10,20Et erit in die illa:

non adiciet residuum Israel

et, qui effugerint de domo Iacob,

inniti super eo, qui percutit eos,

sed innitentur super Dominum

Sanctum Israel, in veritate.

Interconfessionale IsAllora il resto del popolo d’Israele,
i pochi superstiti dei discendenti di Giacobbe,
non avranno più fiducia
in chi li ha così duramente colpiti.
Porranno la loro fiducia solo nel Signore, il Santo d’Israele.
Rimandi
10,20 i superstiti d’Israele Is 4,3+; 11,11.16; 28,5; cfr. 16,14; 17,3; 21,17. — aver fiducia in chi li colpisce Os 5,13; 2 Cr 28,16.20. — il Santo d’Israele Is 1,4+.
Nova Vulgata
10,21Reliquiae revertentur,

reliquiae, inquam, Iacob, ad Deum fortem.

Interconfessionale IsUn resto tornerà,
il resto del popolo d’Israele
tornerà al suo Dio forte.
Rimandi
10,21 Il resto… ritornerà Is 7,3. — Dio forte Is 9,5.
Nova Vulgata
10,22Si enim fuerit populus tuus, Israel, quasi arena maris,

reliquiae revertentur ex eo;

consummatio decreta redundat in iustitia:

Interconfessionale IsAnche se il popolo d’Israele
fosse numeroso come la sabbia in riva al mare,
solo un resto tornerà.
Per il popolo è già stabilita
la punizione che si è meritata.
Rimandi
10,22-23 versetti citati in Rm 9,27-28. — come la sabbia in riva al mare Is 48,19; Gn 22,17; Os 2,1. — distruzione come una inondazione Is 8,7-8; 28,17; 30,28.
Nova Vulgata
10,23interitum enim, qui decretus est,

Dominus, Deus exercituum, faciet in medio omnis terrae.

Interconfessionale Is10,23Il Signore, Dio dell’universo ha decretato
la distruzione di tutto il territorio
ed eseguirà il suo decreto.
Nova Vulgata
10,24Propter hoc haec dicit Dominus, Deus exercituum: «Noli timere, populus meus habitator Sion, ab Assur; in virga percutiet te et baculum suum levabit super te sicut Aegyptus.
Interconfessionale IsIl Signore, Dio dell’universo,
dice al suo popolo che abita in Sion:
«Non temere gli Assiri,
anche se ora ti opprimono crudelmente
come un tempo fecero gli Egiziani.
Rimandi
10,24 non temere gli Assiri Is 37,6. — l’oppressione assira Is 9,3; 14,5. — come fecero gli Egiziani Es 5,14-16.
Nova Vulgata 10,25Adhuc enim paululum modicumque, et consummabitur indignatio et furor meus ad destructionem eorum».
Interconfessionale IsSoltanto un poco e finirò di punirti,
e poi li distruggerò.
Rimandi
10,25 disfatta degli avversari Is 31,8-9; 37,36.
Nova Vulgata 10,26Et suscitabit super eum Dominus exercituum flagellum iuxta plagam Madian in Petra Oreb et virgam suam super mare et levabit eam sicut in Aegypto.

Interconfessionale IsIo, il Signore dell’universo,
li colpirò con la mia frusta
come ho fatto con il popolo di Madian alla roccia di Oreb.
Punirò gli Assiri come ho punito gli Egiziani.
Rimandi
10,26 Madian alla roccia dell’Oreb Is 9,3+. — come gli Egiziani Is 11,11.15.16; Es 14,16.
Nova Vulgata
Et erit in die illa:

auferetur onus eius de umero tuo,

et iugum eius de collo tuo.

Et vastator ascendit a Remmon.

27 Vastator ascendit a Remmon – Ratione contextus elgitur weḥōbēl ālāh mippenê Rimmôn; textus
Hebraicus corruptus est ( = et destruetur iugum a facie pinguedinis [?])
Interconfessionale IsQuel giorno ti libererò dal potere degli Assiri,
il loro giogo non peserà più sulle tue spalle,
e tu vivrai nell’abbondanza».
Rimandi
10,27 giogo Is 9,3+.
Note al Testo
10,27 e tu vivrai nell’abbondanza: l’ultima parte del v. 27 è oscura in ebraico, e si propone spesso di leggere diversamente il testo; alcuni traducono: il distruttore viene da Rimmon (oppure da Samaria) e collegano la frase con i versi seguenti, facendo iniziare qui la descrizione dell’itinerario seguito dall’esercito invasore.
Nova Vulgata
10,28Veniet in Aiath, transibit per Magron,

apud Machmas deponit sarcinas suas;

Interconfessionale IsL’esercito nemico ha occupato la città di Aiàt,
ha attraversato Migron,
ha lasciato le vettovaglie a Micmas,
Note al Testo
10,28 Aiàt: forse una località a pochi chilometri a sud di Betel. L’itinerario descritto nei versi Is 10,28-32 è in direzione nord-sud e raggiunge Gerusalemme attraverso una serie di località che in parte sono a noi sconosciute.
Nova Vulgata
10,29transeunt vadum cursim; in Geba pernoctabimus;

trepidat Rama, Gabaa Saulis fugit.

Interconfessionale Isha superato il passo e pernotterà a Gheba!
La gente del villaggio di Rama è atterrita,
e gli abitanti di Gàbaa, città del re Saul, scappano via.
Nova Vulgata
10,30Hinni voce tua, Bathgallim;

attende, Laisa; responde, Anathoth.

Interconfessionale IsGrida, popolo di Bat-Gallìm!
Ascoltate, gente di Làisa!
Rispondete, popolo di Anatòt!
Rimandi
10,30 Bat-Gallìm 1 Sam 25,44. — Anatòt Ger 1,1+.
Nova Vulgata
10,31Migrat Medemena, habitatores Gabim fugiunt;
Interconfessionale Is10,31Quelli di Madmenà e di Ghebìm
si danno alla fuga.
Nova Vulgata
10,32hodie in Nob stabit:

agitabit manum suam ad montem filiae Sion,

collem Ierusalem.

Interconfessionale IsIl nemico è già nel villaggio di Nob,
e agita minaccioso il pugno contro il monte Sion,
contro la città di Gerusalemme.
Rimandi
10,32 Nob 1 Sam 21,2; 22,9.19. — minaccia Gerusalemme Mic 1,10.12.
Note al Testo
10,32 Nob: corrisponde a un villaggio situato sull’odierno monte Scopus, di qui l’esercito invasore poteva vedere e controllare la città di Gerusalemme.
Nova Vulgata
10,33Ecce Dominator, Dominus exercituum,

amputat ramos in terrore,

et extrema acumina succiduntur,

et sublimes humiliantur;

Interconfessionale Is10,33Il Signore, Dio dell’universo, abbatte
con violenza gli invasori,
come rami strappati da un tronco d’albero.
I più alti e i più superbi sono stroncati.
Nova Vulgata
10,34et caeduntur condensa saltus ferro,

et Libanus cum excelsis suis cadet.

Interconfessionale IsIl Signore li abbatte
come si tagliano gli alberi con la scure
nel cuore della foresta.
Anche se sono maestosi, come gli alberi del Libano, crollano.
Rimandi
10,34 la foresta del Libano: 1) simbolo di orgoglio Is 2,13+; 37,24. 2) simbolo di prosperità Is 29,17; 33,9; 35,2. — crollano Zc 11,2; cfr. Na 1,4.