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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Sapientiae - 11

Sapientiae

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Interconfessionale

Nova Vulgata 11 11,1Direxit opera eorum
in manibus prophetae sancti.
Interconfessionale SapLa sapienza favorì le imprese degli Ebrei
per mezzo di un santo profeta.
Rimandi
11,1 un santo profeta Nm 12,7-8; Dt 18,15; cfr. Eb 3,2.
Nova Vulgata
11,2Iter fecerunt per deserta, quae non habitabantur,
et in locis inviis fixerunt casas;
Interconfessionale Sap11,2Li fece passare attraverso zone deserte e inospitali
ed essi piantarono le tende in luoghi impossibili;
Nova Vulgata
11,3steterunt contra hostes
et de inimicis se vindicaverunt.
Interconfessionale Sapaffrontarono nemici agguerriti e li respinsero.
Rimandi
11,3 respinsero nemici Es 17,8-13.
Nova Vulgata
11,4Sitierunt et invocaverunt te;
et data est illis aqua de petra altissima
et remedium sitis de lapide duro.
Interconfessionale SapGli Ebrei ebbero sete e ti invocarono, o Signore,
e tu da una rupe scoscesa facesti uscire acqua,
un rimedio per la loro sete dalla dura pietra.
Rimandi
11,4 un rimedio alla loro sete, dalla dura pietra Sal 114,8+.
Note al Testo
11,4 Nei versi 4-14 l’autore prende come punto di riferimento Esodo 17,1-7 e anche Numeri 20,2-11, e schematizza i fatti; la sua intenzione è soprattutto didattica.
Nova Vulgata
11,5Per quae enim poenas passi sunt inimici illorum,
per haec, cum illis deessent, bene cum illis actum est.
Interconfessionale Sap11,5L’acqua che aveva punito i loro nemici
divenne un dono di Dio per gli Ebrei affaticati.
Nova Vulgata
11,6Nam pro fonte quidem perennis fluminis,
tabescente sanguine turbidi
Interconfessionale SapPer gli Egiziani la corrente di un grande fiume
fu inquinata di sangue,
Note al Testo
11,6 inquinata di sangue: allusione alla prima piaga che colpì l’Egitto: le acque del Nilo furono cambiate in sangue (vedi Esodo 7,14-24).
Nova Vulgata
11,7in traductionem decreti infanticidae,
dedisti illis abundantem aquam insperate
Interconfessionale Sape questo era il castigo perché avevano ucciso i bambini.
Per i tuoi invece ci fu la sorpresa di un’acqua abbondante.
Note al Testo
11,7 ucciso i bambini: si tratta del decreto del faraone che ordinava di uccidere tutti i bambini maschi (vedi Esodo 1,22).
Nova Vulgata
11,8ostendens per sitim, quae tunc fuit,
quemadmodum adversarios excruciares.
Interconfessionale SapQuando furono assetati gli Ebrei capirono
quale castigo la sete era stata per gli Egiziani.
Note al Testo
11,8 quando furono assetati: l’autore contrappone qui l’acqua scaturita dalla roccia all’acqua del Nilo cambiata in sangue (vedi Esodo 7,17-24; 17,1-7).
Nova Vulgata
11,9Cum enim tentati sunt,
etsi cum misericordia disciplinam accipientes,
scierunt quemadmodum cum ira iudicati
impii tormenta paterentur.
Interconfessionale Sap11,9Quando furono messi alla prova, benché corretti con amore,
capirono quali tormenti avevano sopportato i malvagi,
che avevi giudicato con durezza.
Nova Vulgata
11,10Hos quidem tamquam pater monens probasti,
illos autem tamquam durus rex condemnans tormento interrogasti.
Interconfessionale SapInfatti sei stato come un padre e un maestro
quando hai messo alla prova i tuoi;
quelli invece li hai maltrattati
come un re severo che condanna.
Rimandi
11,10 come un padre hai messo alla prova Prv 3,12+; Eb 12,7+; cfr. Rm 8,18; 2 Cor 4,17; 1 Pt 1,6-7.
Note al Testo
11,10 quelli: sono i malvagi, cioè gli Egiziani, nominati al v. 9.
Nova Vulgata
11,11Absentes enim et praesentes similiter torquebantur;
Interconfessionale Sap11,11Lontano o vicino agli Israeliti,
gli Egiziani soffrivano:
Nova Vulgata
11,12duplex enim illos acceperat taedium
et gemitus cum memoria praeteritorum.
Interconfessionale Sapil loro dolore era aggravato
dal ricordo dei dolori di prima.
Note al Testo
11,12 dolore era aggravato: perché essi ricordano le loro prove passate (vedi la seconda parte del v. 12 e il v. 6), e perché sperimentano l’intervento di Dio contro di loro e in favore degli Israeliti (vedi v. 13).
Nova Vulgata
11,13Cum enim audirent per sua tormenta
bene secum agi,
senserunt Dominum.
Interconfessionale Sap11,13Seppero infatti che gli Ebrei ricevevano in dono l’acqua
mentre a loro era stata tolta per castigo:
si sentivano dominati dal Signore.
Nova Vulgata
11,14Quem enim in expositione olim proiectum reiecerunt deridentes,
in finem eventuum mirati sunt,
non similiter iustis sitientes.
Interconfessionale SapInfatti essi avevano rifiutato Mosè
prima deponendolo sulla riva del fiume,
e poi deridendolo;
ma ora, a conti fatti, dovevano ammirarlo,
dopo aver patito una sete ben diversa da quella degli Ebrei.
Rimandi
11,14 rifiutato Es 1,22. — deposto sulla riva del fiume Es 2,3; At 7,19-21. — deriso Es 5,2-5; 7,13.22.
Note al Testo
11,14 a conti fatti: ossia dopo il miracolo dell’acqua nel deserto (v. 4).
Nova Vulgata
11,15Pro cogitationibus autem insensatis iniquitatis illorum,
in quibus errantes colebant mutos serpentes et bestias supervacuas,
immisisti illis multitudinem mutorum animalium in vindictam,
Interconfessionale SapNella loro mentalità sbagliata e corrotta
divennero insensati
al punto di venerare rettili senza ragione e bestie disgustose;
e tu giustamente hai mandato loro
un’invasione di animali stupidi,
Note al Testo
11,15 animali stupidi: si tratta di rane, zanzare, mosconi e cavallette (vedi Esodo 8,1-2.13-14.20; 10,12-15).
Nova Vulgata
11,16ut scirent quia, per quae peccat quis, per haec et torquetur.
Interconfessionale Sap11,16perché imparassero che quelle cose che servono all’uomo per peccare
diventano strumenti della sua punizione.
Nova Vulgata
11,17Non enim impossibilis erat omnipotens manus tua,
quae creavit orbem terrarum ex materia informi,
immittere illis multitudinem ursorum aut audaces leones
Interconfessionale SapSiccome Dio è onnipotente
e da una materia senza forma
ha creato un mondo pieno di armonia,
non aveva difficoltà a scegliere altri modi per castigarli.
Poteva mandar loro un branco di orsi o di leoni affamati,
Note al Testo
11,17 da una… armonia: questa espressione filosofica deriva da Platone; l’autore la usa forse pensando alla creazione descritta in Genesi 1,2.
Nova Vulgata
11,18aut recens conditas ira plenas ignotas bestias
aut vaporem igneum spirantes
aut fumi fremitum proferentes
aut horrendas ab oculis scintillas fulgurantes,
Interconfessionale Sap11,18o creare mostri inferociti e mai visti fino ad allora,
draghi che sputano fuoco,
che appestano tutto con il loro fiato puzzolente
e dagli occhi fanno uscire lampi terribili.
Nova Vulgata
11,19quarum non solum laesura poterat illos exterminare,
sed et aspectus per timorem occidere.
Interconfessionale Sap11,19E non c’era nemmeno bisogno della loro ferocia:
per distruggere d’un colpo gli Egiziani
bastava la loro vista terrificante.
Nova Vulgata
11,20Sed et sine his uno spiritu poterant occidi,
persecutionem passi a iustitia,
et dispersi per spiritum virtutis tuae.
Sed omnia in mensura et numero et pondere disposuisti.
Interconfessionale SapE neppure c’era bisogno di queste fiere;
un solo cenno di Dio bastava a farli cadere
colpiti dalla sua giustizia
e dispersi dal suo soffio potente.
Ma tu, o Dio, agisci con misura
e grande moderazione.

Rimandi
11,20 con misura e grande moderazione Is 40,12; Gb 28,25-26.
Note al Testo
11,20 un solo cenno di Dio: altri: tuo soffio potente.
Nova Vulgata
11,21Multum enim valere tibi soli subest semper,
et virtuti brachii tui quis resistet?
Interconfessionale Sap11,21Tu potresti sempre importi con la forza
e nessuno saprebbe resisterti.
Nova Vulgata
11,22Quoniam tamquam momentum staterae,
sic est ante te totus orbis terrarum,
et tamquam gutta roris antelucani, quae descendit in terram.
Interconfessionale SapTutto il mondo davanti a te è niente,
è come un manciata di polvere
che fa appena inclinare un piatto della bilancia,
è come una goccia di rugiada che al mattino si posa sulla terra.
Rimandi
11,22 polvere e goccia di rugiada Is 40,15.
Nova Vulgata
11,23Sed misereris omnium, quia omnia potes;
et dissimulas peccata hominum propter paenitentiam.
Interconfessionale Sap11,23Tu hai compassione di tutti, perché puoi tutto.
Tu chiudi un occhio sulle colpe degli uomini
perché vuoi che cambino vita.
Nova Vulgata
11,24Diligis enim omnia, quae sunt,
et nihil odisti eorum, quae fecisti;
nec enim, si odisses, aliquid constituisses.
Interconfessionale Sap11,24Tu ami tutte le cose esistenti
e niente di ciò che hai fatto ti dispiace.
Perché se tu avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure creata.
Nova Vulgata
11,25Quomodo autem posset aliquid permanere, nisi tu voluisses?
Aut, quod a te vocatum non esset, conservaretur?
Interconfessionale SapUna cosa come potrebbe esistere, se tu non la vuoi?
Come potrebbe continuare a esserci
se tu, dopo averla chiamata, non la tieni in vita?
Rimandi
11,25 Dio chiama all’esistenza Is 41,4; 48,13; Rm 4,17.
Nova Vulgata
11,26Parcis autem omnibus, quoniam tua sunt,
Domine, qui amas animas.
Interconfessionale Sap11,26Sì, tu hai compassione di tutte le cose,
perché tutte sono tue